Maxi operazione, qui il video, alle prime luci dell’alba, all’interno delle ex Officine Cardi del Chievo. La Polizia locale, questa mattina, è intervenuta nuovamente nell’area abbandonata. L’ultimo blitz risale a un mese fa. Fermati 5 cittadini di nazionalità romena e moldava, gli stessi denunciati ad inizio aprile per occupazione abusiva dello stabile. Oltre ad una seconda denuncia, a carico degli stranieri anche l’applicazione della continuazione, per la reiterazione del reato. Per uno di loro è scattato l’arresto per il possesso di patente moldava falsa, domani la direttissima. Un uomo è stato denunciato anche per rifiuto di generalità. Lo sgombero, a seguito di esposto, ha permesso di individuare i soggetti che erano tornati nuovamente a dimorare all’interno del fabbricato.
Presente all’operazione il sindaco, oltre al legale rappresentante della Società Immobiliare “Berardi Srl”, proprietaria dell’area.
Nel corso della mattinata è intervenuta una ditta per la chiusura di alcuni accessi, mediante saldatura dei cancelli. Alla proprietà è stato chiesto di procedere, quanto prima, con la bonifica complessiva, vista la mole di rifiuti ancora presenti, tra cui suppellettili e oggetti personali degli occupanti abusivi. La pulizia totale sarà un deterrente anche contro l’ennesimo ritorno degli stessi soggetti, che potrebbero essere interessati a recuperare quanto lasciato oggi.
“Il presidio del territorio è martellante – spiega il sindaco -, i nostri agenti intervengono giornalmente per eliminare il degrado, non solo sul territorio pubblico ma anche nelle aree private. Purtroppo però, non avendo altri strumenti legislativi a disposizione per fermare questi soggetti, quasi sempre gli abusivi tornano nelle zone abbandonate subito dopo le retate. L’unica leva efficace che abbiamo è quella urbanistica. Grazie alla Variante 29 che abbiamo voluto con tutte le forze, questi spazi cittadini verranno completamente riqualificati e tolti all’abbandono. La rigenerazione urbana è, in questo momento, la soluzione più efficace per eliminare il problema alla radice e portare sicurezza anche in quegli angoli che oggi diventano ricettacolo di illegalità”.