È già disponibile anche nelle farmacie veronesi l’antivirale Paxlovid contro il Sars-Cov-2 che viene somministrato sotto rigido controllo del medico di medicina generale e previa compilazione del Piano Terapeutico del paziente. È un primo lotto di 1.000 confezioni messo a disposizione dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova in attesa delle 3.700 che verranno distribuite entro la settimana corrente a tutte le Asl del Veneto direttamente dal Ministero della Sanità.
«Si tratta di una ricetta non ripetibile che segue l’iter della cosiddetta Distribuzione per Conto. Le farmacie, una volta recepita la prescrizione, si attivano tramite i magazzini delle distribuzione intermedia che hanno ricevuto le confezioni direttamente dall’Ospedale padovano. In media siamo in grado di consegnare il farmaco in DPC nell’arco della giornata – spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Il Paxlovid perché sia davvero efficace deve essere assunto il prima possibile dall’insorgenza dei sintomi legati alla positività poiché quando si instaura la fase infiammatoria non è più efficace. Per questo motivo la ricetta avrà una validità di soli 5 giorni».
«Tramite Federfarma nazionale e le altre sigle sindacali le farmacie hanno sottoscritto con il Ministero della Salute un protocollo che vede l’erogazione di questo prezioso farmaco senza oneri a carico del Servizio Sanitario Nazionale».
«Offriamo la nostra professionalità alla cittadinanza perché crediamo che solo con l’aiuto di tutti la battaglia contro il Covid 19 si potrà davvero vincere – sottolinea Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona -.. Siamo certi che mettere a disposizione la capillare rete delle farmacie territoriali sarà determinante per i pazienti più delicati e maggior rischio di gravi complicanze. Ribadiamo che per tutelare la salute del paziente il Paxlovid deve essere rigidamente prescritto dal medico curante. Inoltre, è importante sottolineare ancora una volta l’efficacia della vaccinazione che nell’ultimo anno ha salvato migliaia di vite umane solo in Italia e che per raggiungere la preziosa immunità di gregge con tutte le dosi, booster comprese, dovrebbe essere coinvolta ancora un larga fascia della popolazione».