“Se rivuoi lo scooter che ti hanno rubato, vieni alle 23.15 davanti l’ingresso della Fiera e dacci 300 euro”. È con queste parole che venerdì sera, intorno alle 20.45 un giovane è stato contattato telefonicamente da due malviventi, che gli hanno chiesto il pagamento della somma di denaro in cambio della restituzione del motorino di cui veva denunciato il furto lo scorso 1 maggio.
In gergo è la tecnica del “cavallo di ritorno”, un’estorsione che consiste nella richiesta di un “riscatto” a chi ha subito un furto per ottenere la restituzione del bene rubato. I malviventi non avevano però previsto che a all’appuntamento per la consegna del denaro, con derubato ci fossero anche gli agenti delle Volanti che hanno arrestato i due per tentata estorsione aggravata in concorso.
Oltre alle chiavi del motociclo, i due malviventi sono stati trovati in possesso anche del cellulare utilizzato per contattare la vittima. Il motorino è stato ritrovato in via Scopoli, poco lontano dal luogo dell’appuntamento ed è stato restituito al proprietario e i due malviventi sono stati arrestati. Questa mattina, il giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Gli rubano il motorino e poi chiedono 300 euro di riscatto. Arrestati
