(di Paolo Danieli) Sono stato anch’io uno studente del Maffei. Tanti anni fa, purtroppo. Ma venire a sapere che un’istituzione storica di Verona, tempio della cultura classica, che è elemento fondante della nostra civiltà, sia fra i primi ad appiattirsi su uno dei peggiori prodotti del Pensiero Unico, l’ideologia Gender, mi genera profonda tristezza. E indignazione. Dove siamo finiti?
Ai miei tempi, prima e anche dopo, il Maffei era un liceo conservatore. Fin troppo. La sua mission era sempre stata quella di allevare una classe dirigente, conformista, ben preparata e culturalmente impostata sui valori tradizionali. Il ’68 passò anche dal Maffei. Gradualmente ne modificò l’indole, spostandola dal conservatorismo al progressismo. Segno dei tempi.
Ma adesso il Maffei sta esagerando. La decisone del collegio dei docenti di consentire il cambio d’identità a quei ragazzi che non si sentono a loro agio nel loro corpo, sulla base di una semplice certificazione medico-psicologica e, per i minori, del consenso dei genitori, è un inaccettabile cedimento alla teoria Gender.
Il Maffei si affretta ad allinearsi alla quintessenza del Pensiero Unico, che in nome del Relativismo globalista e cosmopolita sta passando come un rullo compressore su tutti i valori ed i punti fermi della civiltà europea che affonda le radici proprio in quella cultura classica che si dovrebbe apprendere in quel liceo. Il disegno del mainstream mondialista passa per la distruzione delle identità per raggiungere il proprio obiettivo di dominio. A cominciare dalle identità nazionali ed etniche, passando per la famiglia e per arrivare addirittura a mettere in discussione l’identità di genere, stabilita dalla natura e testata scientificamente dal Dna di ciascuno.
E’ giusto aiutare e curare chiunque abbia delle difficoltà psicologiche ed esistenziali, ma una cosa è il doveroso aiuto a chi vive del disagio e un altro è assumere lo stesso come norma, specie in un giovane ancora in formazione.
Mettersi in prima fila a far proprie le teorie dell’ideologia LGBT significa abdicare al ruolo che il Ginnasio Liceo Classico Scipione Maffei ha svolto nella società veronese da più di 200 anni.