La partita era l’ultima di campionato. Posizione in classifica tranquilla. Anzi, di più. L’obiettivo era solo quello di superare il record di 54 punti del Verona di Mandorlini. Invece la squadra di Tudor s’è fermata a 53, ma con un campionato bellissimo e, se proprio vogliamo andare a spulciare le statistiche e i record, con quello dei gol segnati: 65. Un attacco spettacolo quello dell’Hellas, con un tridente fantastico. Ieri Simeone ha chiuso con il suo diciassettesimo gol quando ha portato in vantaggio il Verona dopo soli 6 minuti. Raddoppia Lasagna al quarto d’ora. Doppio vantaggio. Sembrerebbe fatta, ma è presto, perché la Lazio pareggia e nel 2° tempo passa in vantaggio con Pedro, cui dispone Hongla. Finisce 3-3: bel gioco, finale di campionato di tutto rispetto.
Adesso il futuro. La proprietà innanzitutto. Setti è corteggiassimo e le offerte invitanti, anche se lui per i 100 milioni offerti l’Hellas se lo tiene. Ne vuole quasi il doppio. E bisogna dire che da come l’aveva raccordo e da quanto l’aveva pagato – una pipa di tabacco- portare il valore della società a questi livelli non è da tutti. Poco importa che sia simpatico o no. Questi sono i fatti. Come sempre ci saranno partenze ed arrivi, cui molto probabilmente corrisponderanno incassi e spese. Ma sia dal punto di vista economico, che da quello calcistico bisogna dire che il bilancio del Verona di Tudor e Setti è largamente positivo.