E’ stata presentata questa mattina al bar Fogge la candidatura degli avvocati Edoardo Lana e Barbara Amicone per Verona Domani in Consiglio comunale. Presenti alla conferenza insieme dai candidati il sindaco Federico Sboarina e il presidente di Agsm-aim Stefano Casali.
Lana, avvocato civilista, assessore ai Lavori pubblici e all’edilizia sportiva e monumentale tra il 2015 ed il 2017, da sempre vicino al presidente di Agsm-Aim Casali, scende in campo non più in veste tecnica, ma come politico, candidandosi con Verona Domani, lista alla quale appartiene fin dalla sua nascita. L’avvocato Amicone, anche lei civilista, insegnante, madre di due ragazzi, new entry nello scenario politico scaligero, ha sposato la causa della lista civica e ha seguito in prima persona, insieme alla coordinatrice Patrizia Pisi, la realizzazione del programma “Verona Domani è anche donna”, il Coordinamento femminile del movimento. I due candidati hanno lanciato alcuni punti programmatici ed obiettivi del programma elettorale della lista.
“Ringraziamo il presidente Gasparato e Casali per averci dato la possibilità di metterci in campo per Verona Domani, una lista civica particolarmente vicina alla vita e alla realtà quotidiana dei quartieri – hanno commentato Lana e Amicone – Tra i temi che intendiamo promuovere nel prossimo mandato vi è sicuramente la volontà di aprire quanto prima una sede distaccata della Corte d’Appello a Verona, in modo da sollevare la sede veneziana da un notevole carico di lavoro e dove vi è una situazione al limite del collasso. E’ impensabile che regioni come la Sicilia siano dotate di tre sedi, mentre il Veneto ne abbia solamente una. Presenteremo apposite mozioni ed istanze in Comune, affinchè tutti i parlamentari veronesi si adoperino per questa causa”. Rimanendo in tema di giustizia, i 2 candidati hanno ribadito quanto recentemente affermato da Carlo Nordio, ospite proprio di una convention di Verona Domani: “Le centinaia di migliaia di firme raccolte per il referendum sono il segno inequivocabile di una volontà civica di un repentino cambio degli attuali schemi – affermano Lana e Amicone – Occorre una rivoluzione copernicana della Giustizia, gli italiani pensano che il sistema non funzioni e potranno iniziare a cambiare le cose anche attraverso i referendum”. I 2 candidati hanno infine affrontato l’attuale tema delle quote rosa e del ruolo delle donne in politica: “Mentre una certa parte politica strumentalizza a proprio comodo questo importante argomento, siamo orgogliosi di essere l’unica lista presente a Verona ad avere elaborato e presentato un apposito programma interamente al femminile. “Verona Domani in Rosa” è infatti una vera e propria piattaforma di idee e spunti a 360°, nata su intuizione di Matteo Gasparato e della Pisi e composta da un gruppo dinamico ed organizzato, aperto all’ingresso di tutte le donne che vorranno fornire un contributo di progetti in ambito sociale, amministrativo, economico e del mondo del lavoro”.
“Due amici e colleghi, due candidati preparati che credono fortemente nei valori che da sempre contraddistinguono Verona Domani – ha sottolineato Casali – Trasparenza amministrativa, legalità, professionalità. Sono certo che i due avvocati rappresenteranno un valore aggiunto per il nostro movimento. Insieme a loro condivideremo inoltre il percorso che ci porterà a breve ai referendum sulla giustizia. Un referendum che rappresenta, al di là dei singoli quesiti tecnici, l’espressione massima della volontà popolare”.
“Verona Domani si conferma una grande forza civica centrista, moderata e pienamente rappresentativa di quell’elettorato di centrodestra che è fondamentale nella nostra coalizione” è stato infine il commento di Sboarina.