Duecentomila euro serviranno per elaborare un piano di studi per l’adeguamento delle reti fognarie nelle aree più a rischio allagamenti del Comune di Verona. Oltre ottocentomila euro, invece, sono destinati ad un intervento concreto che ha come obbiettivo la messa in sicurezza idraulica di piazza Penne Mozze, a Poiano, in ottava circoscrizione; area soggetta a frequenti allagamenti. Un intervento atteso da tempo, che sarà realizzato per la fine del prossimo anno da Acque Veronesi grazie allo stanziamento di poco più di un milione di euro proveniente dal Ministero per la Transizione Ecologica, intercettato con prontezza dal Comune di Verona.
“Siamo di fronte ad un progetto lungimirante e molto concreto” ha spiegato il sottosegretario alla Transizione Ecologica Vannia Gava durante il sopralluogo che si è tenuto lunedì scorso, “perché non solo si da risposta alle nuove necessità dovute al cambiamento del clima, che sempre più frequentemente porta a fenomeni piovosi estremi che sono causa di allagamenti, ma in questo caso l’acqua che viene recuperata verrà riutilizzata per l’irrigazione. Un ottimo esempio di amministrazione che chiede ed ottiene i fondi per raggiungere obiettivi sempre più sfidanti”.
Il progetto prevede la separazione dell’attuale rete fognaria mista, con la realizzazione di una nuova linea dedicata specificamente alla raccolta dei reflui e l’utilizzo della condotta esistente per le sole acque meteoriche. Queste ultime, una volta “trattate” (dissabbiate e disoleate), saranno convogliate in una vasca di raccolta e potranno poi essere riutilizzate per irrigare i campi sportivi e le aree verdi nelle vicinanze.
L’intervento interesserà più vie (Poiano, Masprone, Barbato) e prevede la realizzazione di due grandi vasche di laminazione a dispersione nel terreno, per mitigare il più possibile i fenomeni causati da eventi estremi. A completamento delle opere idrauliche e di “riuso” delle acque meteoriche, sono previsti anche interventi di valorizzazione delle aree verdi interessate dai lavori.
Il piano di studi, il primo realizzato dal 1970, basato sulle nuove intensità di pioggia, comprenderà invece lo studio idrogeologico del territorio, l’individuazione dei comprensori più a rischio, l’acquisizione di conoscenze specifiche delle singole aree. Un lavoro dal quale uscirà l’individuazione degli interventi necessari per risolvere le criticità idrauliche presenti e potenziali sulla rete fognaria del comune, la cui successiva realizzazione sarà condizionata dall’individuazione delle necessarie risorse economiche e finanziarie.
“L’intervento che sarà realizzato a Poiano conferma l’attenzione ai quartieri e al dissesto idrogeologico” spiega l’assessore ai lavori pubblici e alle infrastrutture del comune di Verona Luca Zanotto, “con il valore aggiunto di non utilizzare l’acqua dell’acquedotto per irrigare i campi sportivi, ma di recuperare l’acqua piovana riadeguando tutta l’infrastruttura della zona”.
Al sopralluogo hanno preso parte l’eurodeputato Paolo Borchia, la parlamentare Vania Valbusa, componente della commissione Ambiente della Camera, gli assessori comunali Luca Zanotto e Ilaria Segala, la presidente dell’ottava circoscrizione Alma Ballarin e il Presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli.
“Questo è un esempio virtuoso e ne stiamo realizzando già altri, ad esempio l’ultimo parco delle vittime del covid al Saval” ha sottolineato l’assessore all’urbanistica Ilaria Segala. “Negli interventi pubblici, per le nuove piazze o le nuove scuole che realizziamo sono sempre presenti le vasche di laminazione per il recupero della prima pioggia; un sistema che permette anche di rispondere al problema del flusso improvviso che finisce nelle condotte”. “Un’area che più volte negli ultimi anni si è allagata a causa del maltempo” ha concluso la Presidente dell’ottava circoscrizione Alma Ballarin, “un grazie all’amministrazione comunale che ha capito il grande problema della cittadinanza”.