A “Villa dei Mosaici” a Negrar altra importante scoperta archeologica. Dopo che alcuni mesi fa era stato portato alla luce un mosaico d’epoca romana, ieri durante gli scavi è stata trovata una sepoltura, probabilmente risalente ad un’epoca posteriore a quella romana, VI o VII secolo d.C., appartenente a una donna. Sono stat anche scoperte tracce dell’antica coltivazione della vite, resti di vinaccioli datati fine IV secolo, e alcuni frammenti di legno di vite nella fornace.
Gli scavi archeologici a “Villa dei Mosaici” rivelano elementi sempre più interessanti. ”I nuovi ritrovamenti – ha spiegato Gianni De Zuccato, della Soprintendenza ai Beni archeologici di Verona – sono stati scoperti dopo aver portato alla luce la parte residenziale della villa, quando gli operatori hanno iniziato gli scavi della parte esterna, cortile e peristilio.
La villa, presumibilmente, dopo l’abbandono della famiglia romana fu occupata da popolazioni longobarde per un certo periodo”.
E i ritrovamenti di testimonianze della coltura della vite confermano che la Valpolicella fin dall’antichità aveva la vocazione alla viticoltura, come del resto si deduce dallo stesso nome che significa ‘valle delle molte cantine’.