Avranno inizio lunedì – qui il nostro video – le indagini archeologiche della Muraiola. E’ stato annunciato ieri nella conferenza stampa a Villa Balladoro tenuta dalla sindaca di Povegliano Roberta Tedeschi, insieme all’assessore alla cultura Nicolò Vaiente, la soprintendenza di Archeologia e Belle Arti delle provincie di Verona, Vicenza e Rovigo rappresentata dalla dottoressa Giovanna Falezza, il professore del dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova Cristiano Nicosia e il presidente dell’Associazione Balladoro, nonché responsabile del progetto Giulio Squaranti. A distanza di 40 anni dagli ultimi scavi, i risultati dell’analisi magnetometrica di ultima tecnologia di novembre, hanno colpito il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova condotto dal prof. Nicosia.
Gli scavi, finanziati dall’Unione Europea, saranno finalizzati alla ricerca di strutture dell’età del bronzo caratteristiche della zona de “La Muraiola” e saranno effettuati per tutto il mese di giugno. Un lavoro minuzioso, che richiede molta fatica, pazienza e tempo in quanto l’equipe di esperti dovrà effettuare tutte le indagini a mano per evitare di danneggiare ciò che si troverà. Un operazione costosa, ma che dà un valore altissimo a tutto il territorio. Il dosso de “La Muraiola” a Povegliano rappresenta uno dei siti archeologici più importanti del nord Italia e in seguito a questi nuovi scavi, probabilmente d’Europa.
Al fine di rendere partecipi anche la cittadinanza, l’amministrazione, in comune accordo con la soprintendenza e il dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, da il via anche ad un altro progetto correlato, intitolato “il mestiere dell’archeologo”. E’ stato deciso di dare la possibilità, un giorno a settimana, di andare a vedere come procedono gli scavi ed eventuali ritrovamenti.
La sindaca di Povegliano Roberta Tedeschi: “Presentiamo uno dei progetti più importanti dal punto di vista archeologico. La zona era già nota per ritrovamenti degli anni ’80, mai grazie a questi nuovi rilievi che sono stati condotti a novembre, la Muraiola si candida ad essere uno dei più importanti siti archeologici d’Europa. Come amministrazione non potevamo farci sfuggire questa grandissima opportunità.”
La soprintendenza di Archeologia e Belle Arti delle provincie di Verona, Vicenza e Rovigo rappresentata dalla dr.ssa Giovanna Falezza ha aggiunto: “Vedere che da parte delle amministrazioni comunali c’è apertura, disponibilità e l’interesse nel riprendere in mano l’archeologia, che è la propria storia, mi fa molto piacere. Le cose sono cambiate rispetto agli anni 80 nel modo di fare ricerca, abbiamo nuove tecniche, strumenti, ma anche nuove responsabilità. Sappiamo che lo scavo archeologico è un operazione distruttiva, poiché si va a rimuovere ciò che è stato sotto terra ed è per questo che le indagini vengono condotte da esperti proprio per danneggiare il meno possibile il territorio.”
Il professore Cristiano Nicosia ha spiegato: “La Muraiola è un sito in cui sono stati trovati dei resti di capanne risalenti all’età del bronzo medio. E’ considerato uno dei migliori d’Italia e quindi ha un valore molto alto. Abbiamo deciso di ricondurre delle indagini in questa zona proprio per le nuove tecniche analitiche che sono state inventate in questi anni come l’utilizzo della magnetometria. Saremo in grado di estrarre da queste case tutte le informazioni sulla vita quotidiana di chi abitava a Povegliano nel 1700 a.C.”
L’assessore alla cultura Nicolò Vaiente ha concluso: “Questo progetto darà la possibilità alla cittadinanza di imparare e vedere dal vivo il mestiere dell’archeologo. Un occasione imperdibile per conoscere questo lavoro particolare e meticoloso che rende l’amministrazione ancora più orgogliosa di ridare luce a queste scoperte importanti del nostro territorio.”