“Continuiamo la nostra battaglia quotidiana per una libertà non solo individuale, ma sociale. Pensare che delle ragazze vengano importunate, molestate o che siano oggetto di aggressione nei nostri territori non esiste. Il mio appello è che ci sia tolleranza zero e che le forze dell’ordine ci mettano il massimo impegno per trovare i responsabili”.
Con queste parole il Presidente della Regione Veneto commenta la notizia, riportata da alcuni quotidiani, di sei denunce per aggressioni sessuali, che sarebbero avvenute a danno di un gruppo di adolescenti mentre stava tornando a casa in treno da Peschiera del Garda, dopo una giornata trascorsa a Gardaland.
“Noi veneti siamo abituati a un rapporto sociale basato sul rispetto delle persone e delle regole. Non deve passare l’idea – ha concluso il governatore del Veneto – che fatti come questi possano diventare ordinari o addirittura, peggio ancora, che ci si possa assuefare. Non ci siamo mai neanche adeguati al fatto di mettere gli allarmi in casa e di pensare di chiuderci dentro. Ripeto, tolleranza zero”.
Nel frattempo, sono decine i ragazzi identificati nelle ultime ore dopo la gigantesca rissa sul lago di Garda avvenuta tra Peschiera e Castelnuovo del Garda (Verona) il 2 giugno, durante un raduno convocato su Tik Tok. Lo confermano fonti delle forze dell’ordine. Si tratta di giovanissimi, molti minorenni, arrivati non solo dal veronese ma anche da altre province del Veneto, ma soprattutto dalla Lombardia, fino a Milano. Oltre a rissa aggravata, una delle accuse ipotizzate, cui si potrà dar seguito solo in seguito alla denuncia delle parti offese, è di danneggiamenti. I più scalmanati infatti sono saliti sulle auto in sosta, altri hanno travolto i plateatici.