Acceleratore sul nuovo campus universitario. Entro due anni, sul terreno della Passalaqua, a Veronetta, sorgerà una nuova palazzina dedicata alla didattica, allo studio ma anche agli incontri dei docenti. Una struttura moderna e polifunzionale che collegherà Santa Marta al Polo Zanotto. È stato sottoscritto ieri l’accordo preliminare per la compravendita dell’area, che sarà trasferita dal Comune all’Università. Un passaggio fondamentale, fermo da 13 anni. La realizzazione del nuovo edificio era, infatti, parte dell’accordo di programma firmato nel 2009 da Ateneo e Comune. Ma la volata parte adesso. Con l’ultimazione del Parco della Provianda e la rigenerazione in atto di Veronetta, si vuole completare anche il campus scaligero. L’Università degli Studi di Verona, infatti, registra una continua crescita e ha bisogno di nuovi spazi.
Il progetto, in fase di definizione, prevede la realizzazione di una palazzina di tre piani, con aule didattiche, aule studio, spazi per gli studenti e uffici, su un terreno di circa 1.700 metri quadri, all’interno del nuovo grande parco urbano della Passalacqua. L’edificio polifunzionale, di circa 3.540 metri quadri, ospiterà 642 posti aula. Per l’acquisto dell’area l’Ateneo sosterrà una spesa di 650 mila euro, realizzando poi un intervento di riqualificazione complessivo di circa 10 milioni di euro.
Questa mattina il sindaco e il Rettore Pier Francesco Nocini hanno anche annunciato l’intenzione di condividere gli indirizzi progettuali per una città sempre più a misura di giovani universitari.
“Questa è una tappa fondamentale per arrivare al completamento del nuovo campus universitario e all’ultimazione della rigenerazione di Veronetta – ha detto il sindaco -. Stiamo consegnando alla città e ai giovani il Parco della Provianda, un polmone verde a ridosso di via Torbido, ma anche nuove costruzioni per la didattica, che faranno di Verona un polo universitario ancor più d’eccellenza. Con spazi per le lezioni e lo studio, ma anche per la socialità e il tempo libero degli studenti. La Verona che stiamo costruendo è a misura di giovane, e nell’arco di qualche anno la vedremo ultimata. Il tutto nell’ottica di una costante sinergia tra l’Università e la città, e viceversa”.
“Un accordo di programma siglato ancora nel 2009, 13 anni fa, ma che arriva a concretizzarsi ora – ha aggiunto il Rettore -. Mi sono prefissato di tagliare il nastro entro due anni, voglio vedere ultimata quanto prima questa costruzione che collegherà Santa Marta al Polo Zanotto. Un traguardo al quale vogliamo arrivare presto, tanto che siamo già stati a Roma a discuterne con il Ministero. Un risultato importante per il nostro Ateneo che punta a incrementare i corsi universitari e gli iscritti. Soltanto la nuova laurea triennale avviata a settembre, e dedicata alla robotica, ha portato quasi 300 nuovi iscritti”.