(s.t.) La prima multa tra capo e collo di Cattolica Assicurazioni era arrivata all’inizio del novembre 2021, poco dopo la conclusione dell’Opa di Generali, e aveva sanzionato con 90 mila euro i ritardi, le forzature a proprio vantaggio e le modalità di comunicazione della revoca delle deleghe all’amministratore delegato Alberto Minali nell’autunno del 2019. E ieri è arrivata una seconda tegola, sempre sganciata da Consob, non solo sulla compagnia di Lungadige Cangrande ma anche su un nutrito gruppo di ex consiglieri di amministrazione e sindaci, con l’ex presidente Paolo Bedoni in testa.

La sanzione decisa dalla Consob è pari a 620 mila euro complessivi, e la motivazione è di quelle pesanti: “Per aver mentito al mercato sui reali assetti di corporate governance nelle relazioni sul governo societario del 2019 e del 2020 e per mancanze in quanto a vigilanza”, sottolinea in una nota l’agenzia Teleborsa. Una conferma in più, se ce ne fosse stato ancora bisogno, delle distorsioni che hanno attraversato i vertici della società nell’ultimo travagliato e contestato periodo della gestione Bedoni, durante il quale una lunga serie di errori e forzature gestionali alla lunga ha pavimentato la strada che ha portato Cattolica nelle braccia (o nelle fauci?) del Leone di Trieste.

Secondo l’authority del mercato, “la società ha rappresentato un quadro informativo fuorviante, omettendo di riportare informazioni fondamentali in merito alle reali pratiche di governo societario adottate e alla reale struttura di governo societario e ai ruoli svolti dai consiglieri. Inoltre”, prosegue la nota, “sono state riscontrate carenze in relazione alla dialettica consiliare e alla sua collegialità, mentre il collegio sindacale non ha ottemperato ai propri doveri di vigilare sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario”.

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Paolo Bedoni, ex presidente di Cattolica Assicurazioni

Queste nel dettaglio le sanzioni amministrative pecuniarie che sono state comminate ad alcuni componenti del vecchio board e alla compagnia stessa: 220 mila euro alla Società Cattolica di Assicurazione (come responsabile a titolo di colpa); 50 mila euro ciascuno (ai consiglieri viene invece contestato il dolo) all’ex presidente Paolo Bedoni, all’ex segretario del Consiglio di Amministrazione Alessandro Lai, agli ex vicepresidenti Barbara Blasevich e Aldo Poli, e all’allora consigliere Bettina Campedelli. Notizie di stampa ricordano che quest’ultima, entrata nel febbraio del 2020 a far parte del Comitato corporate governance di Borsa Italiana, si era dimessa una volta rese note le indagini sulla compagnia veronese.

Un’ulteriore sanzione, da 50 mila euro a testa, colpisce invece Giovanni Glisenti, Federica Bonato e Cesare Brena, prima sindaci e poi, con l’adozione del sistema monistico, componenti del comitato per il controllo sulla gestione. A questo link l’articolo che L’Adige aveva dedicato alla prima multa di Consob a Cattolica, nel novembre scorso. Con la seconda decisione di ieri le sanzioni complessive a carico della società, dei consiglieri e dei sindaci raggiunge la ragguardevole cifra di 710 mila euro.