Fondazione Cariverona ha lanciato il bando “Nuovo Sviluppo”, dedicato a sostenere concreti interventi per il ripopolamento e la rigenerazione di aree periferiche delle province. Oltre a Verona, l’iniziativa interesserà Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova. Con una dotazione di 1,3 milioni e un importo richiedibile compreso tra 50 mila e 100 mila euro per progetto, si propone, ha sottolineato il presidente Mazzucco, “di investire in programmi innovativi che inneschino una crescita sostenibile e diano risultati tangibili alle nostre comunità di riferimento”. Le candidature potranno essere presentate entro il 9 settembre.

Attraverso il bando la Fondazione intende promuovere iniziative che inneschino o rafforzino progetti o programmi di sviluppo territoriale di aree interne, a partire dal patrimonio culturale, naturalistico, colturale e sociale che le connota, tramite azioni sperimentali che permettano di rivitalizzare progressivamente aree marginali o periferiche. I progetti considerati si collocheranno in uno o più ambiti tra questi: valorizzazione delle risorse naturali, culturali, sociali, storiche e artistiche del territorio; promozione di turismo sostenibile, anche in ottica di destagionalizzazione; rilancio di sistemi tradizionali per l’agro-silvo-pastorizia; rilancio anche in chiave innovativa del saper fare; artigianato e produzione locale soprattutto a opera delle giovani generazioni.

gat 2 Copia 2
Alessandro Mazzucco, presidente Fondazione Cariverona
Bando Nuovo Sviluppo 1 2
La locandina che presenta il nuovo bando

“Perseguiamo così le priorità stabilite nella nostra programmazione pluriennale 2020-2022. Con questa nuova opportunità ci concentriamo sugli obiettivi strategici dell’innovazione sociale, del benessere e della qualità della vita delle nostre comunità”, spiega Mazzucco. “Agiremo per realizzare progetti che inneschino programmi di crescita sostenibile, per dare risultati tangibili alla vita delle nostre comunità”.

Una parte preponderante del territorio italiano è caratterizzata dai centri minori, spesso di piccole dimensioni, che in molti casi sono in grado di garantire ai residenti soltanto una limitata accessibilità ai servizi essenziali. Le specificità di questo territorio possono essere riassunte utilizzando l’espressione “Aree interne”. Perciò gli interventi proposti dovranno interessare aree interne, periferiche e marginali con questi obiettivi: un potenziale generativo capace di innescare nel medio periodo una crescita sostenibile per il contesto territoriale e per le comunità di riferimento; effetti concreti e tangibili che rappresentino un patrimonio collettivo accessibile; coinvolgimento e partecipazione attiva delle comunità; partnership e alleanze strategiche, diversificate e complementari, a sostegno di un investimento territoriale esteso e coordinato.

Nelle proposte progettuali candidate l’utilizzo creativo delle nuove tecnologie, della digitalizzazione e dei nuovi linguaggi sarà un elemento a favore nella valutazione. Per impegnare come anticipato risorse per 1,3 milioni (in contributi da 50 a 100 mila euro), la durata del progetto presentato dovrà avere carattere pluriennale ma non superiore ai 36 mesi. Saranno apprezzate le proposte che prevedano partnership complementari, formate da più soggetti del territorio per realizzare l’intervento. La documentazione informativa è disponibile alla pagina dedicata al Bando Nuovo Sviluppo raggiungibile a questo link.