Chi vincerà le elezioni si ritroverà un tesoretto di “benvenuto” di 9 milioni di euro derivanti da una vecchia vertenza del 2017 tra Megareti Agsm, ora V-Reti Agsm-Aim e il Comune di Verona. Lo spiega Michele Bertucco: «L’oggetto del contendere riguarda i canoni concessori per la distribuzione del gas risalenti al periodo compreso tra il 2013 e il 2017. Agsm era ricorsa al Tar contro una delibera comunale che ne richiedeva la riscossione. L’udienza di merito era fissata per il 6 luglio 2022, quindi tra pochi giorni, ma l’azienda ha fatto i propri conti ed ha preferito transare con il Comune pattuendo un corrispettivo di 9,75 milioni di euro da corrispondere entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’atto.
Sono risorse di notevole consistenza che possono aiutare ad avviare una politica in qualsiasi campo e settore. Confidiamo – conclude il consigliere comunale – naturalmente che siano usate per un intervento nel senso del cambiamento e non spariscano, come al solito, nel buco nero del bilancio comunale.»