(di Stefano Cucco) All’ospedale “Mater Salutis” di Legnago è stata scoperta la targa che commemora i dipinti realizzati dagli studenti del liceo artistico dell’istituto “Marco Minghetti” per abbellire i muri dell’Unità Operativa di Pediatria. Alla cerimonia erano presenti Pietro Girardi, direttore generale dell’Azienda Ulss 9 “Scaligera”, Francesco Raineri, che fa parte della Direzione medico ospedaliera del “Mater Salutis”, Federico Zaglia, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria e Patologia Neonatale del nosocomio legnaghese e una delegazione dei docenti del liceo artistico “Minghetti” guidata dalla dirigente Luisa Zanettin e composta da Alessandra Varolo, Jessica Visentin, Sofia Signoretto, Deianira Trinchera e Alessandra Mocciaro. Al progetto hanno collaborato anche Hough Henry Alexander Hough, Mara Di Sorbo e Massimo Bozzolin. Allo scoprimento della targa era presente anche un gruppo di studenti del biennio 2018-2019 e 2019-2020 dell’istituto legnaghese, a rappresentare il centinaio di ragazzi che ha contribuito in modo fattivo a dipingere i “murales” con palloncini, sirenette, pirati, delfini, giraffe, gattini, cavallucci marini, topolini e altri animaletti simpatici che ora allietano il reparto di Pediatria. “Queste opere che avete donato all’ospedale di Legnago rendono davvero più belle e accoglienti le sale di Pediatria”, ha affermato Pietro Girardi. “Si tratta di un regalo che avete fatto all’Uzienda Ulss 9, certo, e all’ospedale di Legnago, ma è soprattutto un dono per i piccoli pazienti. Queste figure colorate, questi animali e personaggi di fantasia possono, seppure per qualche momento, distrarre e far sorridere i bambini ospitati nel reparto. A voi studenti e a tutti i docenti e i dirigenti del “Minghetti” va il ringraziamento dell’intera Scaligera”. “Non si cura solo con le medicine, ma anche con le immagini e il colore”, ha sottolineato Federico Zaglia. “Per noi è un onore aver ospitato alunni e insegnanti del “Minghetti” che ci hanno donato gratuitamente, e per sempre, queste opere uniche. Creare una connessione così forte tra ospedale, comunità e scuola per noi è fondamentale”. I docenti e i dirigenti del liceo artistico hanno citato, dal canto loro, il pittore Kandinsky per spiegare che i disegni sui muri sono frutto del talento e del sentimento dei ragazzi. “Ogni opera d’arte”, hanno detto, “rappresenta una creatura del suo tempo, spesso è madre dei nostri sentimenti. Ogni epoca di cultura realizza così una propria arte, che non può essere ripetuta. Ed è per questo che l’esperienza all’ospedale “Mater Salutis” è stata per noi e per i ragazzi davvero unica. Un’occasione di crescita: mano a mano che il progetto si concretizzava, è diventata infatti un’esperienza diversa da quella che tutti si aspettavano all’inizio, più profonda e formativa. Una vera esperienza di vita: donare il proprio talento per rendere più accogliente un reparto di questo nosocomio frequentato dai bambini”.