(di Bulldog) Bulldog è un meticcio, in quanto sangue misto con origini aragonesi. E quindi segue la politica spagnola che è molto interessante perchè a volte ricopia quella italiana e talvolta la precede. Gli esempi sono tanti e stanno al centro, a sinistra e a destra dove, sulla macerie del Partito Popular, sta crescendo Vox che, visto fuori dalla Spagna come chissà quale ritorno del franchismo, in realtà sta acquisendo consensi in un pubblico fatto di operai sconfitti dalla globalizzazione, piccoli contadini schiavi delle multinazionali agricole e della distribuzione, ceto medio che non beneficia dei sussidi del Psoe, o degli indipendentisti catalani, che della battaglia sul destino dei resti mortali di Franco beatamente se ne fotte dato che è impegnata ad arrivare a fine mese. Vox è partito gemello di Fratelli d’Italia; stanno nello stesso gruppo politico europeo e Giorgia Meloni è spesso ospite dei convegni e delle assemblee del partito di Santiago Abascal.
Nei giorni scorsi, Giorgia Meloni era a Marbella per uno dei comizi finali della candidata presidente dell’Andalusia, Macarena Olona, di Vox appunto. E’ il famoso intervento che i giornali italiani, tante anime belle e starlette in cerca di 5 minuti di notorietà hanno stigmatizzato. Ma che cazzo ha detto Giorgia per rischiare il linciaggio nonchè il premierato prossimo venturo? Bulldog il discorso di Giorgia (per le ragioni suddette) l’ha seguito in diretta.
Ebbene, in un clima di festa, la leader di Fratelli d’Italia ha parlato delle menzogne della finanza internazionale («Ci avevano detto che avrebbe portato più democrazia, ma abbiamo avuto solo delocalizzazione produttiva, allungamento della supply-chain, trasferimento della ricchezza a nostro svantaggio»); degli eccessi della ideologica ecologica («Siamo oggi più fragili e dipendiamo dalla Cina più di quanto dipendevamo dalla Russia»); della fregatura della globalizzazione che sta buttando fuori dal mercato migliaia di produttori agricoli andalusi sconfitti dai colleghi africani (l‘Andalusia è separata dal Marocco da un piccolo tratto di mare che dagli Anni Novanta è quotidianamente attraversato da irregolari) che non debbono sottostare a nessuna regola.
Sin qui, di rivoluzionario nulla. Che la globalizzazione abbia messo l’Europa in mutande è palese a tutti quelli cercavano una mascherina due anni fa; che dobbiamo tornare all’autoproduzione di energia ce lo dice Mario Draghi un giorno sì e l’altro pure; che abbiamo più poveri, lo racconta Eurostat. Quindi, se lo dicono loro, perchè Giorgia è così nel mirino?
Giorgia Meloni è nel mirino perchè ha osato dire che le problematiche di genere passano in secondo piano se in qualche modo “intercettano” il tema dell’immigrazione irregolare; agli esempi di Olona e Abascal sul problema degli stupri di gruppo e delle aggressioni agli omosessuali che accadono ciclicamente in Spagna ad opera di irregolari, Meloni ha ricordato il recentissimo caso di Peschiera con 6 ragazzine lombarde aggredite sessualmente sul treno da un gruppo di giovani magrebini. Cosa sarebbe successo a parti invertite? ovvero sei ragazzine di origine africane molestate da un banda di italiani? Titoloni, trasmissioni televisive, dura repressione. Invece, abbiamo avuto un silenzio pressochè totale.
Media e commentatori italiani hanno usato venti secondi dell’intervento – quello dove la Meloni incalza il pubblico sottolineando con veemenza alcuni passaggi – tralasciando gli altri quindici minuti dove si parla con molta tranquillità di diritti (anche dei gay, tema “normale” per Vox al contrario della destra italiana che lo nasconde), del dovere di accogliere in Europa i rifugiati di guerra, della tutela della maternità (in Europa non nascono più bambini nemmeno dalle coppie di immigrati regolari, ce ne sarà una ragione o no?), delle legittime ambizioni di una madre, di una donna impegnata in politica che si è creata il proprio destino da sola, partendo da una condizione di difficoltà sociale. Questa donna è Macarena Olona e corre per diventare presidente dell’Andalusia.
Ora se Giorgia Meloni è “indegna” di guidare l’Italia per quello che ha detto a Marbella, allora sono “indegni” tutti i nostri parlamentari (che almeno una volta nei loro discorsi avranno sottolineato con tanta enfasi alcuni passaggi). Ma sono più indegni i commentatori, le starlette, le filosofe…tutto il circo mediatico alzatosi per tagliare la gambe ad un politico in questo modo: senza guardare tutto il video, senza entrare nel merito dei problemi o della discussione, ma alzando subito la bandiera del buonismo, della sinistra al caviale, degli interessi sporchi che legano questa sinistra alle grandi multinazionali sulle spalle di quel proletariato che dovrebbe difendere. Il circo ha messo in scena il suo spettacolo. Da testimone, Bulldog dice che è stato uno spettacolo indegno.