“Sarebbe interessante che i candidati Sindaco si confrontassero sui programmi. Invece assistiamo da un lato a un Tommasi che lavora solamente sulla sua immagine e continua a guardarsi bene dal pronunciarsi sui temi più delicati della città, forse per non scontentare grillini e sinistra Bertucco, e dall’altro agli sboariniani che strumentalizzano ideologicamente la lettera al clero del Vescovo Zenti. Ma di sicurezza, urbanistica, economia, impresa, lavoro, turismo e cultura nessuno parla. I contenuti e le idee, che sono ciò che interessa ai cittadini, sono i grandi assenti in questo ballottaggio. Poi non stupiamoci se domenica vincerà soprattutto l’astensione”.
Lo dice Flavio Tosi di Forza Italia, che spiega: “Sboarina, pensando che gli bastino i suoi voti, ripete il solito errore politico: radicalizzare lo scontro, fondarlo sull’ideologia più retriva. E così si isola a proprio piacimento una delle tante riflessioni di Monsignor Zenti sulla famiglia e la si usa e interpreta a proprio uso e consumo con fuorvianti meme su internet. Suggerisco da uomo liberale di centrodestra: anziché strumentalizzare il Vescovo o politicizzare la religione, sarebbe più utile dire ai veronesi e alle veronesi come si pensa di risolvere i problemi concreti della città. In primis la sicurezza. Vedi le telecamere che non funzionano in via Roma, con gli inquirenti della rapina della baby gang che così ora non hanno i filmati; o pensiamo a cosa è accaduto alle piscine Le Grazie, con furti e vandalismi anche lì opera delle baby gang. Ma abbiamo segnalazioni anche sul malfunzionamento delle telecamere a Veronetta, tra via XX Settembre e via San Nazaro, per stessa risposta scritta della Polizia Locale a una residente che ha subito la settimana scorsa atti vandalici alla sua auto. Ecco, un Sindaco che si dice di centrodestra dovrebbe spiegare cosa intende fare, anziché utilizzare l’ideologia più retriva per strizzare l’occhio al suo elettorato più radicale”.