Michele Bertucco torna sui problemi della Cava Speziala e dell’ampliamento del Parco di Santa Teresa. Spiega: «L’amministrazione uscente lascia inattuati due provvedimenti di una certa rilevanza per i quartieri più periferici, votati all’unanimità dal Consiglio comunale nel corso dell’ultimo mandato su proposta del sottoscritto, che forse non è sempre l’uomo del “no” che alcuni dipingono. Si tratta dell’ampliamento del Parco di Santa Teresa, la cui necessità si era resa evidente a seguito delle modifiche del percorso del filobus che l’amministrazione Tosi 2 aveva tolto da Viale del Lavoro per far passare proprio in mezzo al Parco, togliendo 19 mila metri quadrati dagli originari 55 mila. Mentre il secondo riguarda Cava Speziala su cui pende ancora la trasformazione da “area agricola di transizione” a “verde pubblico”.
I 17 mila quadrati di verde pubblico aggiuntivo a Santa Teresa, approvati con Delibera del Consiglio Comunale n. 29 del 31 maggio 2018, da recuperare nell’area compresa tra viale dell’Agricoltura, via Ongaro, via De Sandre e via Scuderlando, ristorano solo in parte il diritto dei quartieri Sud ma rappresentano un primo passo significativo.
Per cava speziala, l’emendamento presentato dal sottoscritto in fase di approvazione di Variante 23 Bis stoppa il progetto di “ripristino” che di fatto era una nuova discarica e apre ad una definitiva riqualificazione dell’area che può essere completata dal Comune con l’acquisizione del grande bosco spontaneo sorto durante la decennale fase di stallo della cava restituendo così un vero polmone verde ai quartieri Ovest che da cinquant’anni a questa parte hanno ospitato il più grande numero di cave e attività estrattive della città».