Si accarezza – qui il nostro video – la fascia tricolore indossata da pochi minuti, sorride e un po’ imbarazzato chiede a bassa voce «Mi sta bene?»: il primo giorno di Damiano Tommasi sindaco di Verona parte da questa immagine. Sempre con tosi misurati, Tommasi presiede la cerimonia di insediamento. Al suo fianco la nuova portavoce dell’amministrazione, Patrizia Adami. Alcune frasi di circostanza, altre più dirette al nuovo corso: «Confermo che il vice-sindaco sarà una donna e che nella Giunta terrò in conto il peso della componente femminile. Quanto ai progetti avviati dall’amministrazione precedente, non è mia intenzione bloccarli o bloccare su questo la città. Certamente, li analizzeremo uno ad uno e vedremo cosa significano per la città e se necessitano di correttivi o meno. Ma, ripeto, non intendo bloccare Verona. La Giunta? i tempi sono stretti come sapete: stiamo lavorando per creare una squadra che sappia operare bene e in fretta. Ma voglio che si sappia che tutti i veronesi debbono sentirsi rappresentanti da questa Amministrazione, anche le persone che hanno votato altri candidati e che non si riconoscono in questa coalizione. Verona ha davanti a sé delle sfide importanti, arriveranno momenti di difficoltà: bisogna che la città sia coesa e che mantenga quello spirito positivo che ha contraddistinto questa campagna elettorale. Per questo, abbiamo bisogno che tutta la città collabori perchè c’è davvero bisogno di tutti».
Un richiamo all’unità che segue diversi endorsement ricevuti dal neosindaco: «Da alcune forze dell’opposizione, a singole personalità, da sindaci delle città vicine e dal resto d’Italia: in queste ore stiamo ricevendo tantissime attestazioni di stima, di fiducia e di disponibilità a lavorare insieme. Mi paiono segnali importanti. Verona deve tornare ad essere una città propositiva, aperta al futuro, in grado di dare una prospettiva e quindi di trattenere i nostri ragazzi e riportare qui i tanti giovani che se ne sono andati a lavorare altrove perchè qui non siamo stati in grado di offrire loro un’opportunità
Ecco, dobbiamo riuscire a trasformare in buona amministrazione il clima di ottimismo e di fiducia che si è creato intorno alla nostra coalizione in campagna elettorale e questa è oggi la nostra più grande responsabilità».