(di Stefano Cucco) L’opzione commissariale per l’emergenza idrica, decisa dal Governo e richiesta a più voci, è l’unica in grado di ricercare, in questa critica contingenza e nel rispetto delle priorità di legge, la compatibilità fra i molteplici interessi e le molteplici burocrazie, ricordiamo Catalent nel frusinate e quanto accaduto ieri in Puglia, gravanti sulla risorsa acqua, ancora più preziosa di fronte agli obbiettivi alimentari ed energetici, cui ci obbligano gli scenari pandemico e bellico, che stanno caratterizzando questa fase storica. A Fabrizio Curcio, ancora una volta, i migliori auguri di buon lavoro, offrendogli piena collaborazione”: è questo il commento di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) alle decisioni assunte oggi dal Consiglio dei Ministri.
“L’importante obbiettivo di 20 progetti da realizzare entro il 2024 per migliorare le infrastrutture idriche del Paese non può che vedere i Consorzi di bonifica ed Irrigazione fra i protagonisti”, aggiunge il Direttore Generale di ANBI, Massimo Gargano. “Al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili mettiamo a disposizione un cospicuo “portafoglio” di progetti definitivi ed esecutivi, cioè in avanzato iter procedurale, determinante per riuscire a rispettare i tempi imposti dalla burocrazia, ma soprattutto dai cambiamenti climatici. In questo nuovo quadro, presenteremo mercoledì 6 luglio, alle ore 10, in conferenza stampa all’Hotel Parco de’ Medici a Roma, le prime progettualità del Piano Laghetti, proposto insieme a Coldiretti”.