(di Bulldog) Mario Draghi è andato al vedo ed ha mandato a quel paese i CinqueStelle. Ha fatto bene, non puoi ricattare uno che ha già avuto tutto dalla sua carriera e che fra pochi mesi sarà al Quirinale. Semplicemente l’ha più grosso lui, e come in Godzilla anche in politica le “dimensioni” contano. Giuseppe Conte e i CinqueStelle hanno dimostrato di che pasta sono realmente fatti: lo avevamo già capito dopo aver visto centinaia di milioni buttati al vento per inutili banchi a rotelle; dopo aver visto un balletto ridicolo da e per Parigi (prima con i gilet gialli poi in ginocchio da Macron); dopo aver visto accordi contro-natura da e per la via della seta; dopo aver visto nascondere le notizie ad inizio pandemia per mettere in secondo piano gli aiuti europei e statunitensi per valorizzare soltanto quelli del compagno Vladimir. Ora il re è nudo, e tutta Italia può vedere chi sono davvero e come e perchè si comportano i seguaci di Beppe Grillo. Lo spettacolo non è bello, ma la colpa è di un elettore su tre che quattro anni fa ha scelto la demagogia come panacea dei suoi mali.

Mario Draghi era ed è la nostra migliore carta per evitare il default. Ora ci arriveremo e sappiamo chi ringraziare. Domattina vediamo chi comprerà Bot e CCT.

Ma tutto questo non deve impedire a Mattarella di mandarci al voto. Questo è un Paese più serio dei suoi politicanti; più saldo nei suoi valori profondi nonostante i buffoni e i ciarlatani in politica. Hanno votato in Germania, hanno votato in Francia. Voteranno in Inghilterra nel partito di maggioranza e avranno un nuovo premier. La stagione dei sovranisti de’noartri, degli scappati di casa, dei disoccupati al potere, dei navigator senza mappa è finita. Abbiamo imparato la lezione. Possiamo votare anche noi. Anzi. Votiamo entro settembre. Una nuova classe dirigente si impone. L’Italia avrà un Parlamento nella pienezza dei poteri che non dovrà sottostare ai ricatti di Giuseppi, Giuseppi…chi era costui?