L’Ue chiede agli Stati membri di ridurre il consumo di gas. Lo prevede la bozza del Piano per la riduzione della domanda di gas che la Commissione presenterà il 20 luglio. L’obiettivo è ridurre di un terzo l’impatto dello stop totale al gas russo.
La bozza parla di utilizzare forme di riscaldamento alternative, ma questo lo potranno fare quelli che abitano in campagna, che possono andare a raccogliere la legna e accendere la stufa o il camino. Più difficile se non impossibile per chi abita nei condomini delle città. E’ prevedibile un’aumento della richiesta delle stufe a pallet, i cui prezzi stanno già aumentando e sono destinati ad aumentare sempre di più. Ma anche in questo caso ci sono dei problemi. Prima di tutto per l’installazione, non semplice dato che è prevedono che il tubo d’uscita della combustione sbocchi all’esterno. Poi sarà tutto da vedere cosa accadrà per l’approvvigionamento dei pallet, che diventeranno sempre più cari a causa dell’aumentata richiesta se non introvabili. Senza contrae che quel tipo di combustione aumenta le polveri sottili, il che costituisce un ulteriore problema.
Fra ottobre e marzo è richiesta dall’Europa una campagna di risparmio di gas. Le famiglie dovranno abbassare il termostato di un grado, e gli uffici e gli edifici commerciali a 19 gradi.
Le preoccupazioni europee derivano dal fatto che le simulazioni condotte dall’Entsog (Associazione europea degli operatori del gas) indicano che in caso di interruzione totale dalla Russia lo stoccaggio possibile sarebbe inferiore a quel che pensavo e precisamente attorno al 65-71%”. Secondo la bozza europea con i risparmi l’impatto dello stop del gas russo calerebbe di un terzo.