Non ha fatto in tempo ad insediarsi il nuovo consiglio comunale ieri sera che questa mattina Marco Padovani (FdI) e Nicolò Zavarise (Lega) – qui il nostro video – sono partiti all’attacco dell’amministrazione Tommasi con una conferenza stampa piuttosto dura, nella quale il fair play ha fatto capolino soltanto nelle battute iniziali con gli inevitabili auguri di buon lavoro. Poi sono partite subito le “osservazioni”.
«Stupisce – inizia Padovani- che non siano state assegnate deleghe importanti come i Lavori pubblici, Infrastrutture e grandi opere, ma soprattutto l’Edilizia privata (un settore che ha cominciato la digitalizzazione e che va presidiato quotidianamente per dare riposte a cittadini e professionisti), oltre ad aver pericolosamente diviso i Servizi sociali dal Terzo settore, che è il braccio operativo dei Servizi. Strategia o impreparazione? – chiede Padovani-. Questo lo capiremo presto».
E una stoccata al veleno è riservata subito al Sindaco per aver «tenuto per sé il cda della Brennero». E vista la complessità del “project per il rinnovo della concessione” ironizza dicendo che «dovrà mettere tutta la propria personale esperienza sulle delicate questioni oggi sul tavolo». Scontata la promessa che l’opposizione vigilerà sull’operato della nuova amministrazione. Meno scontata ma dura l’osservazione che la nuova giunta sarebbe “la somma esatta di poteri forti e della vecchia sinistra al comando.”
Nel mirino di Padovani c’è l’ avvocato Barbara Bissoli, vicesindaco, “sicuramente stimata professionista, ma è stata il legale che ha scritto l’accordo per l’albergo in via Garibaldi di Patrizia immobiliare, ed ha anche rappresentato Fondazione Cariverona nella trattativa con il Comune per la riapertura degli Scavi scaligeri”.
E subito dopo tira una frecciatina anche all’ avvocato Perini, al neo capo di gabinetto del Sindaco in quanto genero del presidente della stessa fondazione. L’attacco di Padovani non risparmia neanche il neo assessore Luisa Ceni, “una delle presenze che avrebbero dovuto essere arbitro imparziale del confronto elettorale organizzato dal gruppo Athesis per il ballottaggio e subito dopo invece mette la casacca di una delle due squadre in campo. Questo è il civismo del cambiamento dell’oligarchia radical chic”.
A certificare la dipendenza politica dell’amministrazione dal Pd “che Tommasi in campagna elettorale ha fatto finta di tenere alla larga “ c’è, sempre secondo l’esponente di FdI, la presenza di Federico Benini a discapito dell’ala più moderata, con l’aggiunta del giovane Jacopo Buffolo che, nonostante la sua giovane età, e la sua apparente provenienza civica, “si ispira alla storia del defunto PCI”. Senza contare che a Michele Bertucco, ancora più a sinistra del Pd, è stato dato l’assessorato al Bilancio e sarà lui “che dovrà scendere a patti con i poteri forti da lui tanto combattuti”.
Insomma, se durante la campagna elettorale Tommasi aveva usato il colore giallo per rassicurare l’elettorato più moderato “Ora quel giallo Il rassicurante giallo – ha concluso Padovani – si è trasformato in rosso acceso”.