Noi pensiamo al caldo, alla siccità, alla crisi di governo, alle elezioni anticipate, alla guerra, ma intanto il Covid continua a fare vittime. Solo nelle ultime 24 ore 253, 104 più di ieri. Il tasso è al 19,7%. 434 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (+8) 11.124 quelli nei reparti ordinari (+43). Chi credeva che con la pandemia ce la fossimo cavata è servito. Le cose non stanno andando per niente bene e ormai l’orientamento delle autorità sanitari è quello delineato dal
sottosegretario alla Salute Andrea Costa che crede “che l’obiettivo sia convivere con il virus, e la convivenza significa anche rivedere e rivalutare le regole in caso di positivi senza sintomi. Sicuramente prevedo che nei prossimi giorni ci potrà essere la riduzione dell’isolamento per chi è positivo e non ha sintomi. Dopo di ché, il passo successivo credo sia considerare l’ipotesi, in caso di positivi senza sintomi, di eliminare la quarantena”.
Secondo Costa il rischio, con tutti questi contagi “è di trovarci involontariamente a bloccare di nuovo il Paese”.
Cambia anche l’approccio delle autorità sanitarie. In Austria, per esempio, chi è positivo al coronavirus non finisce più automaticamente in quarantena, ma può uscire a patto di portare la Ffp2.
Con la sotto-variante BA.5, le probabilità di reinfettarsi e di avere un’infezione severa che renda necessario il ricovero o causi la morte sono aumentate: il 43% più alte rispetto a BA.2.
Il rischio di nuova infezione BA.5 è molto più alta tra i non vaccinati o in chi ha già avuto un’infezione dopo aver aver fatto solo due dosi di vaccino (+70%); in chi ha completato il ciclo con booster, invece, la differenza di rischio di ammalarsi nuovamente quasi di azzera.