E’ un veronese di Monteforte d’Alpone il nuovo Direttore Generale di  Bvr Banca, istituto di credito nato un anno fa dalla fusione di Alto Vicentino con la veronese Vestenanova. E’ Giovanni Iselle, 58 anni, che proprio dalla piccola filiale di Vestenanova, allora Cassa Rurale ed Artigiana, a soli 22 anni, ha mosso i primi passi nel credito cooperativo. Quel piccolo istituto di credito cooperativo contava a quel tempo solo 3 dipendenti ed una compagine sociale di 200 soci. Iselle inizia la sua scalata proprio da qui, un percorso che lo ha visto svolgere tutti i ruoli in banca. Nel 2015 diventa direttore generale della CRA di Vestenanova, banca che negli anni successivi cresce progressivamente arrivando a contare 12 sportelli e 60 dipendenti, prevalentemente nel territorio veronese.

Nel 2021 arriva quindi la fusione con Banca Alto Vicentino, che dà vita al nuovo istituto di credito BVR Banca, dove assume inizialmente il ruolo di vicedirettore generale vicario e quindi dal 1° agosto 2022 di direttore generale. Il suo vice sarà Tiziano Sella, 58 anni, di Noventa Vicentina.

Una nomina che ha un significato importante e che va oltre il presente, soprattutto in termini territoriali. Non è un caso infatti che si stato scelto un veronese per guidare un istituto di credito in forte crescita, ( + 27,2% di utile di esercizio nella prima semestrale 2022 e un patrimonio netto che sfiora i 125 mln di euro) che guarda alla continua sinergia e vicinanza del territorio berico con quello veronese come strategici sia per la banca stessa che per l’economia di queste zone.

“La visione e la mission che ci siamo dati – queste le parole del neo Direttore – è interprovinciale  a tutti gli effetti, vista anche la fluidità di questo periodo storico particolare, dove però i singoli territori possono dire la loro con le specificità e caratteristiche proprie, attraverso sia le aziende che le famiglie. Bvr rimane infatti fortemente legata ai valori del credito cooperativo, è una banca del vicinato dove ancora oggi il rapporto personale viene prima di qualsiasi cosa. Ed è anche questa la forza che ha fatto crescere e caratterizzerà anche l’espansione del nostro istituto di credito nel territorio veronese e vicentino, una realtà arriverà presto a contare 40 filiali e oltre 200 dipendenti.”

Se il quartier generale della Banca è a Schio, il baricentro dell’isituto di credito si sta spostando sempre di più verso il Veronese. Attualmente sono 10 le filliali scaligere della banca per un totale di 800 soci e 1500 clienti. E in previsione ci sono due nuove filiali pronte ad aprire nel territorio scaligero, una in città e una a San Giovanni Lupatoto entro il 2023, che seguiranno l’apertura entro l’anno di Cornedo Vicentino.

Per Cassa Centrale di Trento, la capogruppo, Bvr Banca rappresenta l’unico presidio nella nostra provincia ed un hub strategico per l’economica del sistema bancario del credito cooperativo. Giovanni Iselle racconta così la sua filosofia creditizia all’interno delle BCC.

Essere direttore generale di questa banca e far parte del sistema di Credito Cooperativo significa prima di tutto prendersi cura della comunità, proprio come fosse una famiglia. Ispirandoci ai valori storici del Credito Cooperativo, gestiamo gran parte del risparmio del territorio e sempre qui lo reinvestiamo a vantaggio di tutti. I nostri soci e clienti tipici sono famiglie, imprese e lavoratori che ci danno la loro fiducia perché sanno che i loro risparmi vanno ad accrescere il bene comune del territorio, garantendo loro come ritorno un tessuto economico e sociale coeso e sempre più competitivo”.

Il nuovo Direttore Generale fa inoltre un cenno anche ai risultati della fusione e soprattutto al futuro dell’istituto di credito: «BVR Banca è lo splendido risultato che ha visto, dal 2014 al 2021, l’unione di 4 banche di Credito Cooperativo quali Banca Alto Vicentino di Schio, la BCC di Pedemonte, la Cassa Rurale ed Artigiana di Roana e la Cassa Rurale ed Artigiana di Vestenanova. Questi processi aggregativi hanno permesso la nascita di un’unica e solida realtà ben radicata nel territorio che ha consentito così di mettere a fattore comune i rispettivi punti di forza e di garantire al contempo il rispetto delle specifiche peculiarità delle comunità di origine. Una presenza nel territorio che non solo vogliamo mantenere, ma anzi rafforzare attraverso la capillarità delle filiali e puntando anche sulla qualità del nostro personale, investendo in particolare sulla formazione ed ampliando la gamma di servizi a disposizione del tessuto socio-economico».