Elcograf. L’Ugl non ci sta. A che cosa serve, se non a fare confusione e a complicare una vicenda già difficile, l’intenzione degli altri sindacati di  aprire un confronto con i lavoratori della Elcograf per decidere quali percorsi intraprendere a tutela del lavoro sul sito produttivo di Verona? 

“Vogliamo far presente a codeste Segreterie Territoriali – recita il comunicato dell’Ugl- che a Verona esiste già una Rappresentanza Sindacale Unitaria titolata ed espressione della fabbrica, eletta durante l’ultimo rinnovo con quasi il 90% del voto dei lavoratori.” Visto anche che nella RSU, aggiunge il responsabile dell’Ugl Pietropoli, ci sono 4 rappresentanti dell’Ugl e 2 delle altre organizzazioni sindacali.

“Pur apprezzando l’interessamento, visti anche gli accaduti degli ultimi anni che hanno provocato la chiusura di tre Reparti in Area Rotative (equivalenti al 60% della fabbrica), vogliamo ricordare che la R.S.U. non ha mai smesso di lavorare per dare prospettive e futuro ai rimanenti lavoratori, gestendo oltretutto un Piano di salvataggio per tutti coloro che, diversamente, sarebbero finiti in esubero”. 

L’Ugl fa anche notare che esiste già un piano formazione per preparare i lavoratori alle nuove mansioni imposte dalla ristrutturazione “ed è anche stato avallato dall’azienda, dopo una serie di incontri con la R.S.U. di Elcograf, in data 27/06/2022. Sono state fatte le Assemblee dei lavoratori con le spiegazioni dei contenuti – conclude l’Ugl- e la sua attuazione è prevista con la fine delle ferie estive a settembre 2022. Per le due ‘pieghe’ vecchie datate degli allestimenti che verranno spostate a Bergamo, non inficeranno sulla produzione attuale e sull’organico. Pertanto, invitiamo le medesime Segreterie a non intraprendere percorsi unilaterali che compromettano il lavoro di fabbrica”.