35 morti in sole 24 ore in Veneto sono tanti. Il totale dall’inizio della pandemia sale a 15.246 vittime. Dati aggiornati del bollettino regionale che segnala anche 3 mila nuovi contagi. Per fortuna diminuiscono i ricoveri negli ospedali del Veneto. Nei reparti  medici  i malati di Covid sono in tutto 920 (-22) e stabile (42, +2) mentre nelle terapie intensive sono 42 (+2).
Il dato dei decessi è preoccupante. Tutti abbiamo abbassato la guardia nei confronti della malattia, che attraverso le varianti è sì diventata meno grave, ma comunque continua a girare e a sviluppare contagi. Per lo più, grazie ai vaccini e all’immunità naturale dei guariti, il Covid produce ormai una specie d’influenza o a volte neanche quella. E la minor gravità dei sintomi, sommata ad una certa assuefazione psicologica al virus, fa sì che molti che si ammalano non facciano più il tampone o al massimo si facciano una diagnosi fai-da-te con i tamponi che si possono comprare tranquillamente in farmacia. I contagi quindi stanno sfuggendo al monitoraggio delle autorità sanitarie. Ecco quindi la sorpresa dei morti, che rispetto ai contagi ufficiali registrati sono un’enormità, ma se si considera “il sommerso” sono nella stessa proporzione delle precedenti fasi della pandemia. Questo nella nostra regione come nel resto dell’Italia. Resta il fatto che dopo 2 anni di pandemia 35 morti in un solo giorno, su 152 decessi a livello nazionale, più di un quinto del totale, sono davvero troppi.