Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimo Mariotti ha presentato un ordine del giorno in cui chiede al Consiglio comunale di Verona di dare mandato all’Agec di non mirare al profitto, per costruire nuove case e, anziché affittarle, venderle ratealmente alle famiglie non proprietarie a prezzo di costo secondo i principi del Mutuo Sociale. “Una singolare, innovativa e rivoluzionaria proposta grazie alla quale si intende risolvere l’emergenza abitativa che si registra in Italia e a Verona in particolare”, sottolinea Mariotti nel suo ordine del giorno. Conseguenza, aggiunge, “ di mutui bancari stratosferici, affitti elevatissimi, con famiglie soggiogate da più o meno legali usurai tassi di interesse, dalla spada di Damocle mensile del mutuo o dell’affitto pendente sulla testa, sull’economia, sulle tasche e sui tenori di vita di innumerevoli nostri concittadini, realtà economiche prossime al fallimento e, in certi casi, situazioni a dir poco precarie”
. L’idea consiste “ nell’utilizzare un ente pubblico quale l’Agec affinché costruisca case e quartieri a misura d’uomo con soldi pubblici e che venda a prezzo di costo queste case a famiglie non proprietarie con la formula del Mutuo Sociale: ovvero una rata di mutuo senza interesse, che non superi 1/5 delle entrate della famiglia, una rata che viene bloccata in caso di disoccupazione e che non passa attraverso le banche. Mutuo Sociale significa, dunque, vendita a rate, le famiglie non ricevono denaro ma una casa di nuova costruzione. Visto il carattere permanente della formula possono accedere solo famiglie con cittadinanza italiana, residenti da almeno 10 anni nel Comune oppure concittadini nati a Verona, emigrati e successivamente rientrati; per le altre rimangono immutate le normali formule di assistenza abitativa”. Mariotti, nella sua proposta di ordine del giorno, indica dove il Comune può trovare i fondi per costruire le case da assegnare a Mutuo Sociale:”
Utilizzando i fondi regionali a disposizione per l’emergenza abitativa, per le politiche di edilizia residenziale pubblica e i fondi europei specifici, dalla vendita del patrimonio immobiliare, dalla cessione delle quote azionarie non strategiche ( cioè mantenendo la quota minima necessaria per avere un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione) delle Aziende e degli Enti partecipati”. Per Mariotti “ il Comune dovrà utilizzare per la costruzione dei nuovi quartieri i terreni di proprietà pubblica. Per la progettazione dei quartieri non si dovranno pagare famosi e costosi architetti, ma bandire concorsi fra giovani architetti e istituti universitari di architettura e urbanistica, in questo modo non si pagano terreni, concessioni, tasse e progetti. Si abbattono invece i costi di costruzione in maniera radicale”.