A distanza di meno di due giorni dagli scontri con la Polizia avvenuti subito dopo la partita Verona-Napoli sono stati arrestati nella mattinata del 17 agosto 3 ultras veronesi. Un quarto ultras, irreperibile, ha evitato l’arresto. Costoro sono stati arrestati per violenza e lesioni pluriaggravate nei confronti di pubblico ufficiale commesse in occasione di manifestazioni sportive e per possesso e lancio di materiale. Dei 3 arrestati, tutti ventunenni, solo uno annovera diversi precedenti di polizia ed è noto alla Digos scaligera ed ha a suo carico precedenti per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive, rissa, porto di armi o oggetti atti ad offendere, lesioni, violenza privata e minaccia; già sottoposto alla misura di prevenzione Daspo e violazione norme Covid-19. Al termine delle operazioni di rito, tutti e tre gli arrestati sono sati associati presso la locale casa circondariale di Verona-Montorio.
Per la partita, vista la nota rivalità da sempre esistente tra le due tifoserie, sono state adottate apposite misure finalizzate a contenere i rischi di possibili turbative all’ordine ed alla sicurezza pubblica.
Durante tutte le operazioni di scorta della tifoseria ospite verso l’impianto sportivo e generalmente nel corso dell’afflusso dei tifosi al Bentegodi, non si sono registrate criticità all’ordine ed alla sicurezza pubblica. Anche la partita, a cui hanno assistito circa 13.000 spettatori di cui 980 supporter partenopei, si è svolta regolarmente, senza episodi degni di nota, tali da pregiudicare la tenuta dell’ordine pubblico.
Verso le nove di sera è stato registrato lo spostamento compatto di una settantina di ultras veronesi che verso il settore di Tribuna Ovest mossi dall’intenzione di intercettare i tifosi partenopei in uscita dal parcheggio loro dedicato. Di corsa, i tifosi napoletani, hanno trovato rifugio dietro le forze dell’ordine. Arrivati a ridosso del settore di Tribuna ovest è stato notato in mezzo al gruppo ultras gialloblu, un solo tifoso con il viso completamente travisato; costui, anziché restare nelle retrovie, volontariamente e provocatoriamente è passato più volte dinanzi al personale digos, incitato da altri tifosi; il fatto che fosse l’unico ad essere completamente travisato, ha portato gli operatori a sospettare che lo stesso potesse essere sottoposto alla misura del D.A.Spo.. L’atteggiamento dell’uomo ha indotto il personale digos ad intervenire per identificarlo; in questo frangente, nel mentre i poliziotti lo afferravano per portarlo lontano dal gruppo così da procedere in sicurezza alla sua identificazione, si è scatenata la rabbia degli altri appartenenti alla tifoseria veronese che, dopo aver afferrato uno dei 5 operatori digos, lo hanno portato con violenza all’interno del gruppo e lo hanno riempito di calci e pugni al corpo e alla testa. Gli altri 4 poliziotti, nel tentativo di liberarlo sono stati anche loro fatti bersaglio di spintoni e svariati colpi. Nonostante l’aggressione, grazie all’immediato intervento dei reparti di rinforzo, gli operatori non hanno riportato lesioni gravi, ma solo leggere contusioni.
Gli ultras, non ancora paghi, hanno continuato a fronteggiare i reparti rendendosi responsabili del lancio di oggetti e di petardi all’indirizzo del personale operante; uno di loro ha tentato a più riprese di colpire con la fibbia della cintura un operatore dei Carabinieri. Solo più tardi, si sono allontanati definitivamente dal posto.
Questa mattina il giudice, dopo la convalida degli arresti, ha disposto nei confronti dei tre giovani gli arresti domiciliari.
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