Dopo che nella notte fra sabato e domenica 21 agosto dei vandali hanno deliberatamente distrutto il capitello con una statua della Madonna nella centrale via Paolo Borsellino, il sindaco di Valeggio Alessandro Gardoni ha condannato il gesto teppistico e gratuito con decisione. “Gli atti incresciosi e blasfemi di questa notte sono inaccettabili!- ha affermato-
Già domani mi recherò dagli organi competenti per chiedere maggiore presenza e più controlli sul nostro territorio, anche per il problema dei furti che alcuni nostri concittadini hanno subito nei giorni scorsi. A volte le amministrazioni comunali si sentono impotenti, per non avere mezzi e strumenti adeguati per poter intervenire. Anche le autorità preposte tuttavia fanno quello che possono, in base alle priorità. Atti di profanazione e vandalismo – ha concluso il sindaco- non vanno tuttavia sottovalutati e per questo chiederò di non trascurare quanto accaduto”.
Il gesto vandalico è l’ultimo di una serie di atti che denotano, da parte di chi li compie, assoluta mancanza di senso civico e delle basi più elementari dell’educazione. Questo non accade solo a Valeggio, ma un po’ ovunque. E’ lo specchio di una società dove aleggia una violenza latente che poi si sfoga contro le cose patrimonio di tutti. Molti cittadini, appreso dell’atto vandalico, sono tornati a chiedere l’installazione di telecamere, che sono lo strumento più efficace per scoprire i teppisti, che non è detto devano essere per forza dei ragazzi. Il Sindaco osserva che non si possono mettere telecamere dappertutto, anche se l’Amministrazione ne sta installando parecchie. Il problema è a monte: l’educazione nella famiglia e a scuola, dicono i più. Ma si tratta anche dei modelli discutibili che la società propone ai giovani, del venir meno del controllo sociale e dei deterrenti.