Mattia Fantinati, candidato capolista per Impegno Civico nel collegio plurinominale di Verona, così interviene nel dibattito sull’emergenza dei costi energetici: “Noto che nella campagna elettorale in corso, tra proclami, polemiche e ideologie residue, si sta perdendo di vista il senso profondo della delega che noi candidati parlamentari assumiamo dal territorio. Anche in questioni come la difficoltà di approvvigionamento energetico e l’aumento insostenibile dei costi è necessario avere ben chiaro chi soffre maggiormente e assumersi il compito di rappresentarne i problemi in modo concreto, già nei contenuti della campagna elettorale.
Nessuno sta dicendo che sul nostro territorio la sofferenza maggiore ricade sulle micro, piccole e medie imprese che sono il settore produttivo che da un lato ha sofferto maggiormente l’emergenza Covid, dall’altro ne ha guidato l’uscita con forza straordinaria, senza dimenticare che si tratta di imprese che spesso assorbono più agilmente manodopera disoccupata. Ebbene sono queste, oltre 400 mila in tutto il Veneto, a soffrire maggiormente l’aumento delle voci in bolletta.
Per loro non c’è tempo per immaginare un sistema di contenimento dei costi energetici a livello europeo, ma nemmeno vi è spazio per provvedimenti tampone a livello nazionale.
La realtà è che bisogna subito mettere in campo un’azione coordinata su entrambi questi fronti: il Governo attuale e il prossimo – qualunque esso sarà – devono subito porre un tetto ai costi energetici differenziato secondo il peso e quindi con una particolare attenzione per le PMI. Per evitare, però, che si tratti di provvedimenti che vanno subito a schiantarsi contro i difficili bilanci statali, dovranno essere autorizzati e garantiti a livello europeo. Si può fare: uscendo dalla perversa logica della propaganda è con la serietà e l’equilibrio che noi di Impegno Civico vogliamo rappresentare gli elettori.”