Secondo uno studio dell’Espad ((European School Survey Project on Alcohol and other Drugs) condotto dall’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr in Italia è cresciuto il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica. Colpisce i più giovani, più femmine che maschi, fra i 15 e i19 anni. Il fenomeno è preoccupante. Capita sempre più spesso trovare, buttate per terra sul marciapiede dei flaconi di Lexotan. Sono di certo il risultato di un misuso, non certo di trattamenti farmacologici fatti secondo le prescrizioni di un medico. I ragazzi si procurano le benzodiazepine in casa o per comprarle in farmacia ricorrono a delle ricette false, e poi li assumono di nascosto, fuori casa, magari per la strada, succhiando le gocce direttamente dal flacone che poi buttano via dove capita. Il fenomeno è diffuso ed è chiaramente lo specchio di un disagio di cui varrebbe la pensa scandagliarne le cause.
Dallo studio risulta anche che è l’alcol la sostanza psicoattiva più diffusa fra i giovanissimi. Poi c’è la cannabis, che è illegale, poi gli psicofarmaci senza prescrizione medica e infine le Nps (Nuove Sostanze Psicoattive). Si calcola che nel 2021 il 18% degli studenti abbia assunto almeno una sostanza illegale nel 2021.