Il Verona è la società che ha investito meno nel mercato di quest’anno. Partiti pezzi da 90 come Simeone, Caprari, Barak e Casale al loro posto sono arrivati Djuric, Henry, Kallon, Hien e Verdi che però, con tutto il rispetto e anche con l’augurio che possano diventare anche loro dei pezzi da 90, sono di un livello decisamente inferiore. A ciò s’aggiunge il cambio dell’allenatore. Il disastroso inizio con la sconfitta subita dal Bari neo-promosso in B per 4-1 con la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia e una classifica che dopo 4 giornate vede l’Hellas con soli 2 punti è la fotografia della grande difficoltà che Cioffi deve affrontare e che genera anche tensioni fra la panchina e la società. Tutti ci auguriamo che i nuovi arrivi possano sostituire degnamente le partenze e che permettano all’allenatore di impostare un gioco che ancora non s’è visto. Ci sono stati degli sprazzi, è vero. La partita di Bologna ed il secondo tempo con l’Empoli hanno fatto vedere che qualcosa sta maturando. Ma sono solo dei momenti che si alternano ad altri nei quali si ha l’impressione che i giocatori non sappiano bene quel che devono fare. Siamo ancora nella fase in cui Cioffi sta provando. E l’impressione è che deva provare ancora scegliendo fra questo e quel giocatore, fa questo e quel tipo di gioco. Determinante sarà il tempo necessario per capirlo.
Questi tutti i movimenti. Giocatori arrivati: Piccoli (Atalanta), Djuric (svincolato), Henry (Venezia), Doig (Hibernian), Cortinovis (Atalanta), Cabal (Atletico Nacional), Kallon (Genoa), Hrustic (Eintracht Francoforte), Verdi (Torino), Hien (Djurgardens), Depaoli (Sampdoria).
Giocatori partiti: Casale (Lazio), Cancellieri (Lazio), Caprari (Monza), Bessa (Ittihad), Cetin (Lecce),
Barak (Fiorentina), Stepinski (Aris Limassol), Retsos (Olympiacos), Amione (Sampdoria), Simeone (Napoli)