(Di Gianni Schicchi) Domenica 11, alle 20 nella chiesa di San Pietro in Monastero si inaugura “Contemporanea 22”, la nuova stagione de I Virtuosi Italiani, che ospiteranno come spettacolo iniziale, Vox in bestia, un dichiarato omaggio a Dante Alighieri. I tre brani del programma si divideranno con: Inferno su musiche di Fabrizio De Rossi Re, Purgatorio con musiche di Matteo Franceschini e Paradiso con quelle di Alessandro Solbiati. I testi e la voce narrante sono di Tiziano Scarpa con le video proiezioni di Gianluigi Toccafondo. Soprano solista Laura Catrani.
La Commedia di Dante, tra le sue pieghe infinite, offre il dono di uno straordinario “bestiario poetico”: fantastico, irto di simboli, ma al tempo stesso reale, in cui fiere, bestie e animali immaginari sono sempre un tramite tra gli uomini e Dio, tra le anime dei morti e la luce divina verso la quale tutte guardano. Come scrive Giuseppe Ledda ne Il bestiario dell’aldilà, “Una tra le presenze più sorprendenti del poema dantesco è quella degli animali. Si tratta di una presenza continua e variatissima, che si apre nel primo canto dell’Inferno con la lonza, il leone e la lupa, le cosiddette tre fiere, e arriva sino alle api, cui sono paragonati gli angeli nell’empireo.”
“Il bestiario dantesco, con le sue innumerevoli risonanze poetiche, è il perno intorno al quale ruota Vox in bestia, il mio nuovo progetto – racconta il soprano Laura Catrani – pensato in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante, che ha avuto il suo debutto nel maggio 2021 su Radio3 RAI in quindici puntate ed ora viene trasformato in concerto. Da ciascuna delle tre cantiche emergono tre luoghi poetici in cui gli animali danteschi possiedono una forte carica simbolica. E per ognuna delle cantiche ho chiesto a tre diversi compositori: Fabrizio de Rossi Re per l’Inferno, Matteo Franceschini per il Purgatorio e Alessandro Solbiati per il Paradiso, di scrivere sulle terzine dantesche, musica per la mia sola voce, senza accompagnamento strumentale. Ciascuno dei nove quadri è poi introdotto da una miniatura letteraria che racconta l’essenza simbolica di ciascun animale dantesco, composta per l’occasione da Tiziano Scarpa, scrittore che ho sempre amato, considerato una delle voci più originali della narrativa italiana contemporanea. Intrecciati al canto, gli animali danteschi prendono vita e forma anche attraverso le visionarie video animazioni di Gianluigi Toccafondo che ha tradotto in forma visiva gli animali danteschi, creando così per me una sorta di bestiario dentro il bestiario.
In questo continuo rinvio tra il tempo di Dante e il tempo presente si coglie l’orizzonte più autentico di Vox in bestia: comprendere le risonanze senza fine che la Commedia di Dante continua a donare al secolo in cui viviamo, la sua costante e persistente “universalità”.