La Commissione (cioè il governo) dell’Ue è orientata a obbligare gli stati membri a ridurre i consumi di elettricità durante le ore di picco. A questo proposito ha già redatto una bozza che domani dovrebbe essere approvata dalla Commissione europea sul taglio ai consumi energetici.
Nella bozza è previsto un limite obbligatorio ai ricavi per MegaWatt/ora degli operatori che producono energia da fonti diverse dal gas, come il nucleare, le rinnovabili e la lignite. Le eccedenze di ricavi dovranno essere girate a cittadini e imprese “esposti a prezzi elevati dell’energia elettrica”. Saranno i singoli Stati a decidere le misure redistributive.
La decisione più importante riguarda la riduzione obbligatoria dei consumi di elettricità sulla base di un target mensile, lasciando ai singoli Stati la discrezionalità di decidere in quali ore fare tale taglio.
“Il target obbligatorio dovrebbe risultare dalla selezione di una media di 3-4 ore di picco” individuate “per ogni giorno feriale” sulla cui scelta gli Stati membri hanno “un margine di discrezionalità”. Per quel che riguarda le fasce orarie su cui riparmiare potrebbero essere scelte quelle “nelle quali la generazioni di elettricità da fonti rinnovabili è bassa”.
Il target della riduzione dei consumi non è quantificato nella bozza visionata dall’Ansa e sarà oggetto di dibattito di domani quando si riunirà il collegio dei commissari. L’orientamento della Commissione sarebbe del 10%. La quantificazione del taglio mensile viene fatta con il raffronto con lo stesso mese nel “periodo di riferimento”, basandosi sulla media dei consumi dei 5 anni precedenti al periodo 1 novembre-31 marzo nel quale l’Ue chiede il taglio della domanda.