La nuova frontiera delle protesi ortopediche sono gli arti bionici costruiti secondo le più recenti acquisizioni della bioingegneria. Sfruttano i micro-potenziali elettrici dei muscoli residui per comandare il movimento delle protesi che convertono gli impulsi elettrici in energia meccanica. Consentono quindi molti più movimenti delle protesi tradizionali con un netto miglioramento della qualità della vita di chi le utilizza. Le batterie sono ricaricabili come un telefonino.
Da oggi anche a Verona c’è un’officina ortopedica super-tecnologica in grado di progettare e costruire su misura busti, tutori e protesi di arto tecnologicamente avanzate. La sede di questo gioiello della bioingegneria, le Officine Ortopediche Il Point- ITOP, è in viale dell’Industria 13.
Si è concluso il 12 settembre l’iter per l’acquisizione, tramite la sua controllata Airsol Srl, del 51% di ITOP spa Officine Ortopediche da parte della multinazionale italiana SOL, quotata in borsa, che opera in diversi settori sanitari in Europa, Turchia, Marocco, India, Brasile e Cina e che ha appunto una sua sede anche a Verona. Il salto di qualità sta nell’acquisizione della ITOP, fatturato di oltre 20 milioni di euro, azienda leader in Italia nella progettazione e produzione di ausili, protesi e ortesi su misura, con sede a Roma e che vanta un team composto da 165 professionisti fra ingegneri, tecnici ortopedici, terapisti occupazionali e operatori specializzati.
Da oggi chi ha bisogno di un arto artificiale costruito con le tecniche più raffinate e quindi rispondente sempre di più alle esigenze di chi lo utilizza e soprattutto sempre più simile nell’estetica e nelle funzioni a quello naturale potrà fare tutto a Verona. Un grande risultato per la città. Un grande servizio per un territorio vastissimo che comprende tutto il Veneto ed oltre.