Lo sciopero di ieri del personale del trasporto pubblico urbano ed extraurbano di 8 ore a Verona ha avuto un’adesione del 65%. L’agitazione sindacale è stata indetta dai sindacati degli
autoferrotranvieri di UGL Autoferro, CGIL, CISL, e UIL, nella giornata del 16 settembre come reazione ai numerosi episodi di violenza di cui gli autisti degli autobus sono stati vittime negli ultimi mesi. Episodi che continuano a ripetersi e che mettono a repentaglio la sicurezza non solo degli operatori, ma anche dei passeggeri e per portare all’attenzione delle istituzioni e della società, il triste e noto fenomeno delle aggressioni ai conducenti di autobus pubblici che sono in aumento. L’ultimo grave episodio accaduto ai danni di un conducente dell’ATV, che ha riportato la frattura del setto nasale, si è verificata il 5 settembre, costando al lavoratore danni fisici notevoli ed il ricovero in ospedale.
«Una delle armi dei lavoratori è lo sciopero, se pur regolato in maniera eccessivamente restrittiva per via della legge 146/90, -dichiara Salvatore Calabrò Segretario Provinciale Ugl Autoferrotranvieri di Verona.- Gli autoferrotranvieri fanno sentire la loro voce per sollecitare il governo ad intraprendere soluzioni efficaci al fine di proteggere i lavoratori quotidianamente bersagliati da violenti. È necessario inasprire le pene nei confronti di chi aggredisce il personale in servizio pubblico, oltre alla chiusura del posto guida ed alla sorveglianza da remoto. Conclude il sindacalista ».