(Di Gianni Schicchi) Torna al Settembre dell’Accademia anche un altro glorioso complesso orchestrale: la Mahler Chamber, guidata questa volta dal norvegese Leif Ove Andsens, in veste pure di pianista. Il programma proposto per giovedì 22 al Filarmonico (ore 20,30) è interamente mozartiano, con due famosissimi Concerti: dapprima il n° 22 in mi bemolle maggiore K 482 e quindi il n° 24 in do minore K 591. Fra i due verrà eseguita anche la Sinfonia n° 38 in re maggiore K 504 “Praga”.
Fondata nel 1997 su iniziativa del grande Claudio Abbado, la Mahler Chamber (MCO) ha potuto proseguire l’attività per la partecipazione di alcuni membri della Gustav Mahler Jugendorchester, che avendo superato l’età massima per continuare a parteciparvi, desideravano tornare a suonare assieme. La Mahler Chamber Orchestra è un’orchestra senza sede fissa. Si può definire un’orchestra europea “nomade”, poiché la sua attività di tournée l’ha portata a conquistare tappe di prim’ordine a livello internazionale. L’orchestra ha sede nelle varie località in cui effettua le stagioni concertistiche. I musicisti abitano in tutta Europa; la direzione generale si trova a Berlino. Vi sono peraltro delle residenze in cui l’orchestra trascorre ogni anno lunghi periodi di studio e di attività concertistica. Si tratta di Ferrara, Dortmund, Essen e Colonia nel Nord Reno-Westfalia e da ultima Lucerna. Dal 27 maggio 2016 Daniele Gatti è il direttore artistico del complesso.
Il pianista Leif Ove Andsnes è nato in Norvegia, a Karmay e ha studiato al Conservatorio di Bergen con Jiri Hlinka e Jacques de Tiège. Oggi è consulente artistico dell’Accademia Pianistica Hlinka dove tiene annualmente masterclass, dopo essere stato lungamente “artista in residenza” della Filarmonica di Berlino, della Filarmonica di New York e della Sinfonia di Goteborg. Ha ricevuto un “Instrumentalist Award” della Royal Phliharmonic Society, un Gilmore Artist Award e grazie ai suoi numerosi successi Vanity Fair lo ha inserito nella sua lista “Best of the Best” (2005). Nel 2004 è diventato il musicista più giovane, primo scandinavo, a curare Perspectives della Carnegie Hall e dieci anni dopo è stato il soggetto della serie di ritratti d’artista della London Symphony Orchestra.
Attualmente registra in esclusiva per Sony Classical, mentre la sua discografia precedente comprendeva oltre trenta incisioni per Emi Classics. È stato nominato per undici volte ai Grammy, ricevendo numerosi premi: tra questi, sei Gramophone Awards. Uno in particolare, per i Concerti 1 e 2 di Rachmaninov con Antonio Pappano e la Filarmonica di Berlino.
Andsens sta attualmente collaborando con la Mahler Chamber su “Mozart Monumentum 1785/86”, un importante progetto pluri stagionale che esplora uno dei periodi più creativi della carriera del compositore e che vede il direttore-pianista guidare l’ensemble nei Concerti n° 20-24 di Mozart nei teatri più importanti d’Europa.