Tutta Sorgà insorge contro la decisione della Regione Veneto di collocare nel territorio del suo comune, e precisamente in località De Morta, una discarica ‘car fluff’. Una discarica specializzata nella raccolta e nello stoccaggio di tutti gli scarti più leggeri provenienti dalla demolizione e dalla frantumazione delle automobili.
Una discarica che secondo la commissione di valutazione di impatto ambientale della provincia di Verona era inopportuna. Parere che non è stato condiviso dalla Via regionale la Conferenza Servizi che invece l’hanno autorizzata.
Gli abitanti di Sorgà, guidati dal loro sindaco Christian Nuvolari, non ci stanno e stamattina hanno organizzato una protesta per far capire a tutti che il loro territorio, vocato alla produzione agricola di un prodotto di pregio come il riso Vialone Nano, non è proprio l’ambiente adatto per una discarica di frammenti di auto che potrebbe danneggiare l’ambiente e compromettere le colture. Anche perché i promessi controlli sembrano più un modo per tener buona l’opinione pubblica della zona che un’opzione effettivamente percorribile.
E sono molte le domande che i cittadini di Sorgà pongono.
Perché – si chiede il comitato contro la discarica ‘car fluff’- la Regione non ha voluto dare ascolto alle osservazioni di 12 Comuni veronesi e mantovani, della Provincia di Mantova, di Associazioni di categoria e del Comitato dei cittadini?
Perché la nostra Regione si è dotata di una legge che blocca il consumo del suolo e taglia del 50% la possibilità edificatoria anche nel nostro Comune e ora concede 60 ettari di terreno fertile ad una enorme discarica di rifiuti?
Cosa ne sarà del riso Vialone Nano e delle altre importanti coltivazioni agricole?
Perché nella realizzazione di nuove discariche non si bonificano e non si utilizzano aree già fortemente compromesse e/o degradate?
Perché siamo stati abbandonati dai nostri Enti Superiori proprio nel momento decisionale?
Perché in Veneto si possono realizzare solo “discariche in conto proprio”? Ma qui arriveranno i rifiuti di mezza Italia!
Perché è stata concessa alla ditta ogni deroga possibile nelle procedure istruttorie?
Perché costringerci a ricorrere al Tar per far valere i nostri diritti?
Infatti il sindaco di Sorgà Christian Nuvolari non ha dubbi: «a questo punto l’unica strada che ci rimane è il ricorso al Tar».