Domani in circonvallazione Oriani si renderà onore agli oltre 5mila soldati caduti nel 1943 a Cefalonia e Corfù di una delle pagine più tragiche della storia d’Italia nel 79° anniversario del massacro della Divisione Acqui. Alla cerimonia, che si terrà davanti al monumento nazionale, eretto a Verona nel 1966 per ricordare il grande numero di soldati veronesi caduti a Cefalonia e Corfù, parteciperanno il sindaco, il presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui e il Prefetto di Verona Donato Cafagna.
Oltre alle numerose autorità civili, militari e religiose, saranno presenti i medaglieri, i labari e le bandiere delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e della Resistenza, la Bandiera di Guerra e numerosi gonfaloni di città e province decorati al Valor Militare.
La commemorazione si svolgerà secondo il seguente programma: dalle 9 afflusso dei partecipanti, delle bandiere, labari e gonfaloni, delle autorità;
alle 10.35 Onore ai Caduti e deposizione Corone; alle 10.45 benedizione e lettura preghiere. Seguiranno, alle 11, i saluti istituzionali del sindaco, del Prefetto e del presidente dell’Associazione nazionale Divisione Acqui.
La storia. Dopo l’8 settembre 1943 il presidio tedesco dell’isola intimò all’Acqui di arrendersi. Il comandante, generale Antonio Gandin, non solo rifiutò la resa, ma il 14 la intimò ai tedeschi. La risposta fu un violento attacco aereo alle postazioni italiane, contro le quali fu sferrata una violenta offensiva di mezzi corazzati. Pur combattendo con valore, gli italiani – inferiori per armamento e privi di protezione aerea – il 22 chiesero la resa, dopo avere perduto 55 ufficiali e oltre 3.000 militari.
I tedeschi , dopo la resa, fucilarono 4.800 soldati e 341 ufficiali, compreso il comandante della divisione. Altri 2.000 militari persero la vita nell’ affondamento di due navi mentre erano trasportati sulla terraferma per la prigionia. I superstiti della divisione si unirono all’ELAS e presero parte alla Resistenza contro i tedeschi.
Il monumento dedicato ai soldati a Verona. Lo storico Monumento fu eretto a Verona nel 1966 dallo scultore, partigiano e poeta Mario Salazzari, in onore dei numerosissimi veronesi appartenenti ai reparti dell’Acqui, oltre all’elevato numero di caduti a Cefalonia e Corfù. Fu inaugurato nello stesso anno, alla presenza dell’allora Presidente del Consiglio, l’onorevole Aldo Moro.