“Ancora una volta, purtroppo, bisogna prendere atto che l’Unione Europea, a dispetto delle buone intenzioni, si dimostra distante dalla realtà e dalla vita di aziende, lavoratori e famiglie che quotidianamente devono affrontare l’emergenza dei costi dell’energia. Le iniziative Ue discusse e votate oggi dal Parlamento Europeo potevano essere sicuramente più incisive, per questo la Lega ha portato avanti alcune proposte per migliorare il provvedimento con propri emendamenti. Abbiamo chiesto la sospensione del Fitfor55, invitato a intensificare le estrazioni di gas nei Paesi Ue, suggerito nuove forme di cooperazione tra Stati membri e una maggiore attenzione alle fonti rinnovabili programmabili come idroelettrico, geotermico e bioenergia. Richieste di buonsenso, nell’interesse dei cittadini, che purtroppo non sono state condivise dalla maggioranza in Ue, che invece ha sostenuto posizioni grottesche come l’affermazione ‘l’energia più economica è quella che non viene consumata’. La Lega vuole partecipare attivamente e in maniera costruttiva per rispondere in maniera efficace alla crisi energetica: all’Ue chiediamo meno libri dei sogni e obiettivi irrealistici, e più concretezza”. Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare Lega, coordinatore di Identità e democrazia in commissione Industria, commentando la risoluzione del Parlamento europeo sui prezzi dell’energia.