Si è conclusa a VeronaFiere la 17^ edizione di ArtVerona, la manifestazione volta a promuovere il dialogo tra gli operatori nazionali del settore e a favorire e valorizzare, attraverso il coinvolgimento di ospiti internazionali il sistema dell’arte italiano. L’evento, iniziato venerdì 14 ottobre, è completato da Art & The City, con il quale ArtVerona si estende e dialoga con la città e il territorio, organizzando e promuovendo un’agenda di appuntamenti che coinvolgono diverse istituzioni pubbliche e private e luoghi tra i più significativi della città di Verona che partecipano a un programma coordinato di mostre e attività che comprendono performance, video, design, contaminazioni musicali, installazioni pubbliche, visite a collezioni.
Tante le novità che hanno caratterizzato questa edizione, tra cui le due nuove sezioni Habitat e Curated by.
Habitat è un progetto culturale dedicato alla presentazione di importanti ambienti di grandi artisti storici italiani, concepiti come spazi immersivi, capaci di creare coinvolgenti modelli di fruizione e offrire al visitatore un’inedita esperienza di visione.
Curated by ha presentato le proposte di gallerie che hanno collaborato con un curatore per la realizzazione dello stand, così da sottolineare alcune modalità in cui si sviluppa la relazione tra galleria, curatore e artista.
Oltre alle novità le sezioni storiche della fiera: la Main section, cuore della manifestazione; Next, dedicata alle gallerie che promuovono fino a tre talenti delle generazioni più recenti, portatori di linguaggi artistici innovativi; Evolution, curata da Domenico Quaranta; Solo, in cui le gallerie hanno valorizzato con uno stand monografico il lavoro di un singolo artista italiano della generazione degli anni ’90; Pages, curata da Ginevra Bria; la seconda edizione di LAB, a cura di Giulia Floris, dedicata alle realtà sperimentali no profit attive in Italia per l’arte contemporanea, e al loro interagire con il resto del sistema artistico.
Tra le opere più apprezzate il tappeto di 500 mq dal titolo “Corso Europa (da Gian Battista Piranesi)”, il Red Carpet di Stefano Arienti che permette al pubblico di fare un’esperienza immersiva accogliendolo all’ingresso della fiera e che nell’iniezione dell’artista vuol essere una riflessione sul continente europeo, comprendendo tutti gli Stati che hanno fatto parte a vario titolo della sua storia.