Dopo il passaggio di consegne – qui il nostro video – col presidente uscente Maurizio Ascione Ciccarelli, è stato presentato questa mattina il nuovo CDA di Agec composto dalla presidente Anita Viviani, dalla consigliera Stefania Marini e dai consiglieri Franco Dal Bello, Giovanni Falluto e Dario Pomari.
Tutti i componenti sono dotati di professionalità attinenti al ruolo da ricoprire e in relazione alle caratteristiche dell’azienda, sono in possesso di competenze diversificate in modo da favorire la dialettica e il buon funzionamento del Consiglio. La presidente esercita la professione di avvocato nell’ambito del diritto civile e del lavoro, e ha già avuto modo di conoscere la complessità dell’azienda come consigliere di minoranza nel precedente mandato. Saranno a disposizione del sindaco, dell’amministrazione comunale, dei concittadini e delle concittadine, delle organizzazioni sindacali e di tutte le altre realtà associative del terzo settore e di volontariato che operano sul nostro territorio. L’intenzione è quella di conoscere, capire e cogliere le necessità degli abitanti di Verona, per offrire una risposta ai bisogni concreti della comunità. Il nuovo CDA di Agec darà oggi stesso un immediato segnale di grande attenzione al tema della “casa”, luogo di legami, identificazione, che riflette la centralità della persona ed è il giusto presupposto per esercitare i diritti costituzionalmente garantiti. Questo pomeriggio infatti il nuovo consiglio d’amministrazione di Agec è lavoro per l’assegnazione di 40 abitazioni per fare fronte alle situazioni di emergenza abitativa presenti al momento. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficenza dei servizi presenti di ambito farmaceutico, cimiteriale, museale e scolastico.
La nuova presidente di Agec Anita Viviani: “Agec vuole porsi in ascolto della cittadinanza, essere a disposizione dell’amministrazione comunale, dei concittadini e delle concittadine, delle organizzazioni sindacali, di tutte le realtà associative che operano nel volontariato per dare una risposta concreta quelli che sono i bisogni della nostra comunità. La prima sfida sarà quella di conoscere, capire, interrogare il territorio per poter poi agire concretamente in base ai bisogni che si manifesteranno. Uno dei temi più importanti che affronteremo sarà quello della “casa” per dare una risposta a chi è in attesa e a chi non ha un tetto. Tutto il consiglio è molto sensibile al tema e lo porteremo avanti nel miglior modo possibile.”