E’ stata lanciata da Maria Callas nel ’47 ed è tra i titoli areniani più amati da Gigli, Dimitrova, e Pavarotti. Dopo 17 anni sarà al Filarmonico in una produzione tutta nuova firmata da Filippo Tonon con un cast di grandi voci dirette da Francesco Ommassini.
Per la prima volta al Filarmonico, La Gioconda, va in scena con un nuovo allestimento coprodotto da sette teatri: capofila Verona, che propone per le grandi voci necessarie al titolo l’astro della giovanissima Monica Conesa, i tenori Angelo Villari e Samuele Simoncini, il villain di Angelo Veccia, diretti con Orchestra e Coro dal M° Ommassini. Regia e scene di Filippo Tonon, che firma i costumi con Carla Galleri, luci di Fiammetta Baldiserri e coreografie di Valerio Longo.
Originata dal dramma di Victor Hugo Angelo, tiranno di Padova, che ispirò a Mercadante l’opera Il Giuramento, trova forma propria con Boito. Gioconda, umile cantatrice veneziana del ‘500 con madre cieca a carico, fugge l’amore di Barnaba cercando invece quello di Enzo. Ma Barnaba è una temibile spia del Consiglio dei Dieci mentre Enzo (genovese dei Grimaldi bandito dalla Serenissima) ritrova a Venezia il suo primo amore Laura, divenuta moglie del nobile Alvise Badoero, capo dell’inquisizione, e medita con lei la fuga. Scoperta la tresca, Gioconda è combattuta fra l’odio e il perdono: Laura infatti ha salvato dal linciaggio la povera madre della protagonista. Vincerà la misericordia: Gioconda aiuterà più volte la rivale, anche a prezzo dell’estremo sacrifico di sé. Malefico e onnipresente burattinaio è Barnaba (per Boito, già autore di Mefistofele, prototipo di Jago tradotto da Shakespeare per l’Otello verdiano), che guida le vicende fra intrighi, gelosie, avvelenamenti, ricche melodie (di Ponchielli) e moderni colpi di scena.
Gli artisti impegnati sulla scena sono tutti di rilievo internazionale e di estremo interesse nell’alternanza di due cast in cui spicca la provenienza areniana, a cominciare dalla giovanissima cubano-americana Monica Conesa che ha fatto il suo debutto in Anfiteatro come titolare di Aida, l’opera regina, ed esordisce ora al Filarmonico nei panni della protagonista, affrontando l’impegnativo ruolo di Gioconda per la prima volta. L’impervia parte di Enzo Grimaldo è affidata ai tenori Angelo Villari (al debutto veronese) e Samuele Simoncini (già applaudito Radamès e Calaf in Anfiteatro), mentre il perfido Barnaba è interpretato dal baritono Angelo Veccia (anch’egli all’esordio al Filarmonico). Alvise Badoero è interpretato dal basso coreano Simon Lim e la di lui moglie Laura Adorno è affidata al mezzosoprano polacco Agnieszka Rehlis e a Teresa Romano (entrambe al debutto). Voci importanti sono impiegate anche nei ruoli di fianco, come la Cieca di Agostina Smimmero, lo Zuane di Alessandro Abis e l’Isepo di Francesco Pittari. Completano il cast gli areniani Francesco Azzolini (un Cantore), Maurizio Pantò (un Pilota), Nicolò Rigano (un Barnabotto), Dario Righetti e Jacopo Bianchini (voci) e, nel nuovo spettacolo ricco e articolato, la partecipazione straordinaria del Coro di Voci bianche A.Li.Ve. diretto da Paolo Facincani. Le coreografie coinvolgono le tre prime ballerine Evgenija Koskina, Tetiana Svetlicna, Mina Radakovic: nella celeberrima Danza delle ore, nel concetto di Valerio Longo, queste figure inumane intrattengono gli invitati alla festa di Badoero, rappresentando il Tempo che arriva, il Tempo che resta e il Tempo che fugge.
«Questa nuova Gioconda porta una produzione di ampio respiro al Filarmonico: – dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia – uno spettacolo che, con artisti affermati e giovani di talento, porta voci “areniane” anche nella stagione invernale della Fondazione, dimostrando il rilievo che diamo al nostro Teatro, che lavora tutto l’anno e che merita l’attenzione e l’affetto del pubblico veronese in primis. Abbiamo inoltre scommesso su di un titolo fondamentale del repertorio che oggi è un po’ meno frequente ma che rivelerà, grazie all’arte e all’impegno dei suoi interpreti, tutta la forza e il fascino del grande melodramma».
«La Gioconda è un’opera nata in un periodo di ripensamento del melodramma – dichiara il M° Francesco Ommassini – e lo stesso Ponchielli ne era consapevole, diviso fra le tradizioni dell’opera italiana e la ricerca del nuovo, offertagli dall’ambizioso libretto di Boito. Il mio, anzi il nostro compito, è quello di trovare un equilibrio fra le due direzioni che l’opera percorre simultaneamente, sottolineando ciò che è nuovo e raffinato ma senza vergognarci dei facili effetti o edulcorare passaggi che sono stati concepiti per il canto e il teatro proprio dall’autore».
Il regista Filippo Tonon, che colloca la vicenda negli anni in cui fu composta l’opera, la considera il primo frutto del Verismo italiano, «movimentato influenzato dal Naturalismo francese, che mirava a dare una rappresentazione oggettiva della realtà sociale ed umana, evidenziandone le caratteristiche più umili, più contrastanti e, a volte, anche più sgradevoli. È una Venezia riconoscibile ma decadente, rappresentativa di un potere malato, sospettoso, fatto di spie, detenuto da un’aristocrazia che opprime il popolo e che sceglie le sue vittime».
La Gioconda debutta domenica 23 ottobre alle 15.30 (turno A) e replica mercoledì 26 ottobre (alle 19, turno C), venerdì 28 ottobre (alle 20, turno D) e domenica 30 ottobre (alle 15.30, turno B). Si ricorda che per l’accesso agli spettacoli non è più obbligatoria la presentazione di certificazione verde Covid-19 né l’uso della mascherina.
Con la Stagione Lirica 2022, riprendono le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Sono disponibili posti venerdì 21 ottobre alle 16 per l’anteprima giovanide La Gioconda al prezzo speciale di € 5 a biglietto.
È confermato anche il Ritorno a teatro: un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica proposto dalla Fondazione Arena di Verona. Il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni in cartellone per la Stagione Artistica 2022 al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana. Per Orlando furioso è possibile partecipare al Preludio mercoledì 26 ottobre alle 18 e venerdì 28 ottobre alle 19.