Ci eravamo illusi un po’ tutti che con il cambio dell’allenatore le cose stavano cambiando. Sì, avevamo perso, ma col Milan! Ci stava. E poi avevamo visto un gioco diverso, una squadra reattiva e più organizzata. Ci sbagliavamo. Era un’illusione che fosse solo l’allenatore il motivo degli insuccessi. La sconfitta col Sassuolo ha fatto emergere il vero problema. Adesso non si può che prendere atto che sono i giocatori che non vanno. Troppi sbagli. E poi sono assemblati tutti male. E qui il discorso si sposta inevitabilmente sulle scelte tecniche della società negli acquisti, che sono stati sbagliati in pieno. Almeno questo dicono i risultati.
Con il Sassuolo l’Hellas ha segnato subito, al 1°minuto con Ceccherini. Un gol fortunoso. Un tiro da 20 metri che è passato miracolosamente in mezzo alle gambe di tutti i giocatori che c’erano in area e anche a quelle del nostro centrattacco Henry, che non s’è neanche accorto che la palla finiva in porta. Un’iniezione di fiducia che avrebbe dovuto galvanizzare la squadra e far giocare bene anche chi non è capace sull’onda dell’entusiasmo. Il Verona ha avuto almeno 7/8 occasioni: tutte sbagliate. E se non ci sono gli attaccanti in grado di segnare, poi non ci si può meravigliare se si perdono le partite.
Mentre il Sassuolo con 4/5 tiri ha fatto due gol e ha vinto. Troppi errori, a tutti i livelli. In attacco, al centrocampo e in difesa. E a questo punto è perfettamente in utile analizzare errori e rendimento dei singoli giocatori. Il disastro è complessivo. Ovviamente non facciamo il confronto con la squadra di Juric o di Tudor. Ma questo Hellas, per come gioca, è una squadra destinata a finire in serie B. E meritatamente. Sapevano tutti che non si sarebbero mai più toccati i livelli dello corso campionato. Ma un Verona così scadente proprio non ce lo aspettavamo.