Gli italiani che combattono contro il colesterolo sono tanti. E’ risaputo che un livello alto di questo grasso nel sangue può essere causa di danni al sistema cardiocircolatorio. In molti casi però la dieta non è sufficiente perché l’ipercolesterolemia è primaria, ovvero su base genetica. E’ il metabolismo del paziente che produce il livello altro ematico anche a prescindere dalla dieta che quindi non basta più ad abbassarlo. Si passa allora alle statine o ad altri farmaci che abbassano i livelli dei grassi in circolo. Ma non sempre raggiungono gli effetti desiderati.
Oggi però c’è un novo farmaco che abbassa il colesterolo LDL , quello cosiddetto ‘cattivo’. E’ l’inclisiran, molto comodo da assumere, perché bastano due iniezioni sottocutanee all’anno. La prima volta la seconda somministrazione avviene dopo 3 mesi dalla prima, mentre le successive a distanza di 6 mesi una dall’altra. Ed è anche innovativo per il meccanismo d’azione in quanto agisce sull’Rna messaggero riducendo nel fegato una proteina coinvolta nel metabolismo del colesterolo. Il fegato così assorbe l’LDL abbassandone il livello ematico.
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha stabilito in questi giorni che l’inclisian sia rimborsabile dal SSN. Deve essere prescritto da un medico specialista, ma dev’essere iniettato da un medico o da un infermiere.
La sua efficacia clinica sulle malattie cardiovascolari è in corso in tutto il mondo, ma qualora fosse confermata rappresenterebbe un notevole passo avanti nella prevenzione dell’arteriosclerosi, dell’infarto e dell’ictus.