Marco Cavaleri, italiano, responsabile della strategia per le minacce sanitarie dell’Ema, agenzia europea del farmaco, mette in guardia su una possibile recrudescenza del Covid. “La pandemia non è ancora finita. L’autunno – informa- è cominciato da un mese e assistiamo a un aumento generale dei casi e dei morti in Unione Europea. Infezioni e ricoveri stanno aumentando fra gli over 65 e una nuova ondata è attesa nelle prossime settimane, guidata dalle nuove sottovarianti di Omicron”.
L’invito è quindi di non abbassare la guardia e, soprattutto per le persone a rischio, di continuare a proteggersi con i vaccini.
Il gioco dele varianti e delle sotto-varianti continua. A detta degli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ammetino di non esser ancora a conoscenza se il Covid nella sua variante BQ.1 e con la sotto-variante BQ.1.1 Cerberus diventerà dominante una Europa. Sicuramente invece, ha spiegato Cavaleri “sarà più trasmissibile o causerà una malattia più grave rispetto a Omicron BA.4 e BA.5. Quello che però già si sa è che ha una capacità maggiore di sfuggire all’immunità conferita dalla vaccinazione o dall’infezione naturale, inclusa quella da Omicron, e di resistere agli anticorpi monoclonali attualmente disponibili”.
Le mutazioni del Covid sono così rapide da rendere impossibile starci dietro con i vaccini. Cosa impossibile quando le differenze sono minime.
L’Ema mette anche in guardia dalla diffusione concomitante del Covide e del virus influenzale, che da quanto è stato rilevato nell’emisfero Australe, quest’anno è più aggressivo rispetto ale varianti degli scorsi anni. Ragion per cui si raccomanda la vaccinazione, che è possibile fare anche assieme ai richiami per il Covid, così da essere protetti per entrambe le malattie. Si tratta di due vaccinazioni distinte, cioè di una co-vaccinazione da fare in un un’oca seduta.