Alzare il tetto del contante a 10mila euro. La proposta è della Lega, primo firmatario Bagnai, deputato. Salvini, vice-premier la sostiene come una ”proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri paesi europei: meno burocrazia, più libertà”.
E sulla stessa linea è la mente ispiratrice di FdI Giovanbattista Fazzolari, senatore, che rinforza la proposta affrenando che  «l’aumento al tetto del contante è da sempre nel programma di FdI, del centrodestra, lo faremo già nella prima legge di bilancio. Non ha nessun collegamento con la lotta all’evasione. C’è una tregua fiscale come è previsto nel programma. Chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto”.
Da sinistra avevano criticato la Meloni perché – dicono- nel suo discorso sulla fiducia era rimasta troppo sulle generali. Adesso sono serviti. In quello sulla fiducia del Senato li ha accontentati subito scendendo sul pratico e confermando l’intenzione di “metterci mano”. “Non c’è correlazione con il sommerso. Ci sono paesi in cui il limite non c’è, ma l’evasione fiscale è bassissima. Non lo dico io. Ma Pier Carlo Padoan, ministro del Pd dei governi Renzi e Gentiloni. La Germania non ha un tetto, l’Austria pure. La moneta elettronica non è moneta a corso legale, penalizza i più poveri”.
Basta quindi con la storia dei bancomat e della carte di credito che oltre che limitare la libertà dei cittadini ingrassano le banche! Il denaro contante è a corso legale e quindi limitarne l’uso a 2 mila euro non ha senso. 10 mila euro sono un limite accettabile.
Una scelta in controtendenza, che dimostra come la destra con i fatti sta dalla parte dei cittadini. Una scelta che è soprattutto di libertà. E’ stato detto più volte, anche da queste pagine, che che il contante è garanzia di libertà. Non ci volgono le scale per arrivare a capirlo. Basta pensare che cosa potrebbe accadere a un cittadino se, eliminato il contante, potesse usare solo i pagamenti elettronici. Se il potere, per qualsiasi motivo, magari perché è un oppositore, volesse annientarlo, basterebbe che gli bloccasse il bancomat e la carta di credito. Non potrebbe fare più niente. Neanche comprasi da mangiare. In Cina, dove tutto è informatizzato, qualcosa del genere sta già accadendo. Ma la Cina, si sa, non è propriamente un esempio di libertà e di democrazia.
E non vadano a tirare in ballo l’evasione fiscale. Le grandi partite dell’evasione e del ‘nero’ non vengono certo giocate a suon di 2 mila e nemmeno di 10 mila euro! Sono altri i canali del riciclaggio e della truffa fiscale, con buona pace del Pd e della sinistra, che dopo aver abdicato al ruolo storico di difendere i più deboli, è diventata il cane da guardia della banche che guadagnano su ogni transazione elettronica.
Qualche giorno fa a Verona un tabaccaio che aveva venduto una marca da bollo da 2 euro quando il cliente ha chiesto di pagarla col bancomat s’è rifiutato, dicendo che già il suo margine era minimo, se poi su quella cifra irrisoria avesse dovuto anche pagare le commissioni della banca…gli conveniva chiudere bottega. Il cliente, evidentemente indottrinato da quelli che vorrebbero abolire il contante, ha chiamato la Guardia di Finanza che lo ha multato ai sensi della legge vigente. Ecco, eliminando il contante, dove si va a finire. Perciò l’inversione di tendenza del governo Meloni rispetto ai  precedenti va vista come un mattone a difesa delle libertà dei cittadini.