Damiano Tommasi aveva chiesto questo incontro immediatamente dopo le elezioni del 25 settembre, ed oggi finalmente- subito dopo le cerimonie in Bra per il 4 novembre (cui si riferosce la foto d’apertura) – nove parlamentari veronesi più l’europarlamentare Paolo Borchia hanno incontrato il primo cittadino e il suo segretario Giuseppe Perini. Presenti i cinque parlamentari di Fratelli d’Italia – Matteo Gelmetti, Ciro Maschio, Gianmarco Mazzi, Maddalena Morgante e Marco Padovani – il senatore Paolo Tosato della Lega, Paolo Borchia, Flavio Tosi per Forza Italia e la senatrice dei Verdi, Aurora Floridia. Assente (era impegnato a Roma per le celebrazioni all’Altare della Patria col presidente Mattarella e il premier Giorgia Meloni) Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati. Clima disteso e di grande disponibilità reciproca.
La Giunta Tommasi nonostante il colore opposto a quello del Governo cerca una sponda su Roma. Sul tappeto diverse opportunità che possono però anche nascondere tante insidie. Focus sui trasporti (tav, filobus e A22) e poi via: dalle Olimpiadi e Paraolimipiadi invernali del 2026 (oramai alle porte) all’ipotesi di svolgimento a Verona di alcune partite degli Europei di Calcio (la prossima edizione, quella del 2024 si svolgerà nel 2024, ma quella successiva nel 2028 è ancora da assegnare), al PNRR con le opere pubbliche da finanziare e da seguire nel loro iter; alla Fondazione Arena ed alla gestione dell’anfiteatro. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare per il bene di Verona – spiega Maddalena Morgante , FDI -, mi sembra un atto dovuto nei confronti della nostra comunità ed il rapporto col sindaco è stato molto cordiale e mi auguro proficuo. Dispiace che non siano stati messi in agenda i temi dell’aeroporto Catullo e della Fiera di Verona che sono due asset strategici della città sui quali non dobbiamo abbassare la guardia. Mi auguro che vengano ripresi quanto prima. Personalmente, sarò felice e onorata di essere al servizio della mia comunità, per il bene di Verona, ci mancherebbe altro!, anche se questo non significa che abbasserò la guardia su alcuni valori non negoziabili a me particolarmente cari: la famiglia, la libertà d’insegnamento, la difesa della vita, la tutela dei più deboli e il contrasto alle teoria di gender nelle nostre scuole. Temi sui quali, ad oggi, l’ amministrazione Tommasi appare essere ben distante».