“Anziché discutere di tetto al contante, bisognerebbe mettere una stretta all’evasione ed elusione fiscale di tante grandi multinazionali che operano in Italia. Il rapporto di Tax Justice Network del 2021 spiega che l’Italia, a causa di queste pratiche, perde ogni anno circa 7 miliardi di euro”.
A dirlo l’On. Flavio Tosi, deputato e consigliere comunale a Verona di Forza Italia. Tosi si sofferma poi sul caso Netflix, che nei mesi scorsi ha chiuso un accordo con l’Agenzia delle Entrate, corrispondendo 55,8 milioni di euro di imposte, sanzioni e interessi per chiudere un contenzioso a seguito della sua evasione fiscale dal 2015 al 2019. “In quel periodo Netflix – dice Tosi – ha fatturato 2,88 miliardi di euro, circa 576 milioni annui, grazie a 4 milioni di abbonati che hanno pagato ciascuno 144 euro di abbonamento. Numeri confermati dalla stessa Tinni Andreatta, responsabile delle produzioni originali italiane della piattaforma digitale, ma pubblicate anche da molte società di analisi come Comparitech Statista e eMarketer. Eppure ha chiuso il contenzioso con il fisco per appena 55,8 milioni, cioè l’1,93% dei ricavi”.
Tosi riflette: “A fronte di questo siamo davvero qui a discutere di tetto ai contanti e a polemizzare se si alza la soglia? La vera evasione è di molte grandi società multinazionali, che peraltro fatturano tutto regolarmente ma non versano il dovuto: di sicuro non usano il contante per evadere”.